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Palestrina, delusione Scaccia: "Non capisco i motivi dell»â„˘esonero. C2 competitiva"

 13/02/2019 Letto 880 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    SPORTING CLUB PALESTRINA





Il più classico dei fulmini a ciel sereno. L’inizio di febbraio della #SerieC2Futsal è stato scosso dalla separazione tra Fabrizio Scaccia e lo Sporting Club Palestrina: il rendimento ad altissimi livelli in campionato e in Coppa Lazio non è bastato a far proseguire un’avventura iniziata in estate e terminata prima di quanto chiunque si potesse aspettare. Il tecnico romano offre il suo punto di vista sull’accaduto e traccia un’esperta analisi sia sul valore attuale della categoria che sulla possibile evoluzione di un girone B ancora apertissimo.

SCACCIA - La scorsa settimana, il comunicato del club prenestino (clicca QUI per saperne di più) ha sancito la fine del rapporto con Scaccia: "Prendo atto dell’esonero, ma non so neanche io quale sia la reale motivazione - esordisce l’allenatore -. Ci siamo visti per un caffè e mi è stato detto che la squadra non mi seguiva più, ma i risultati dicono il contrario: è stata una situazione imbarazzante. Io stesso avevo espresso alla società il sentore di una squadra un po’ statica e li ho sollecitati, ma credevo fossero dalla mia parte: non capisco le modalità di questa situazione, è la prima volta in vent’anni di carriera che mi accade una cosa del genere”. La delusione, nelle parole del tecnico, è evidente: “Sono molto amareggiato: la passione è tanta, ma, se non si incontrano persone con la giusta mentalità, tutto diventa più difficile. La società, per non scontrarsi con i giocatori, è andata in questa direzione, scegliendo di far pagare l’allenatore".

UNA C2 COMPETITIVA - Scaccia lascia in eredità al Palestrina un primato da difendere con le unghie in un raggruppamento che sta per entrare nel momento decisivo: "Il girone è molto competitivo: a mio parere, la C2 di quest’anno ha un valore addirittura superiore alla C1. Basta affrontare una partita senza la giusta concentrazione, come ci è accaduto nell’unica sconfitta con il Colleferro, e si può cadere. I ragazzi, in ogni caso, hanno le carte in regola per vincere il campionato, sarà una battaglia con il Supino".


Francesco Carolis



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