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Doppiette di Focosi Eller e Douglas: il derby è del Giovinazzo

 09/02/2020 Letto 460 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    GIOVINAZZO





Non è stata una partita, si è trattata di una vera e propria mattanza da parte di un Giovinazzo C5 che ha cominciato a colpire le Aquile Molfetta dopo l’iniziale vantaggio ospite, le ha mandate al tappeto a cavallo fra i due tempi, le ha affondate ad inizio ripresa e ha continuato a picchiare un avversario, ormai inerte, sino al definitivo 8-2. Solo a questo punto la furia biancoverde si è placata.

IL DERBY - Ottimo lo spettacolo offerto da un pubblico che meriterebbe ben altre categorie. Il derby più bello, il più spettacolare, indimenticabile per i sostenitori giovinazzesi (8 - un numero non casuale - febbraio 2020, segnatevi questa data, nda), si è rivelato, con i suoi dolci tormenti e le sue feroci passioni, un concentrato di storie e tantissimi ex: 8 in totale, fra abili e arruolabili (Giancola, Piscitelli, Mongelli, Binetti e Palermo) e non (Depalma, Di Capua e Barbolla). Otto, sì, proprio come il numero di maglia di capitan Piscitelli, ma anche e soprattutto come i gol con cui la banda di Marcello Magalhaes travolge e annichilisce i cugini, colleziona la settima vittoria consecutiva (e la decima stagionale, nda) e prosegue la propria rincorsa al Futsal Capurso, saldamente in vetta al girone G di serie B. 8 i gol dei biancoverdi, spinti da un tifo super in un PalaPansini pieno come un uovo (1.800 i tifosi presenti) e blindato come un carcere di massima sicurezza, dopo l’iniziale vantaggio della truppa biancorossa.

PRIMO TEMPO - In avvio, infatti, il Giovinazzo C5, privo di Alves e Depalma, Di Capua e González Martínez, si fa trovare impreparato e le Aquile Molfetta, con il solito Dell’Olio, autentica spina nel fianco della difesa di casa, lo puniscono subito: 0-1, gol immediato, ma non stordente. Sì, perché i biancoverdi, dopo aver ringraziato San Di Ciaula (due parate da “cartone animato” su Dell’Olio e su Binetti, nda) interpretano al meglio lo spirito del derby e con una furia agonistica eccezionale non solo impattano la sfida con Focosi Eller (suo il gol dell’1-1), ma addirittura la ribaltano con Angiulli che impugna la stecca e, con un colpo da biliardo su calcio di punizione, infila Lopopolo sul palo più lontano: 2-1 e pubblico in estasi. Le Aquile Molfetta, però, non appaiono affatto stordite: Binetti, su palla inattiva, lascia incompiuta l’esultanza (Angiulli salva sulla riga bianca), mentre Lopopolo devia in angolo un tiro libero di Mongelli e poi tira un sospiro di sollievo quando Piscitelli, grazie ad un'incursione irresistibile di Alvaralhão dos Santos che taglia a fette la difesa biancorossa, calcia sul fondo. Il tris arriva comunque prima del riposo: Mongelli scardina la difesa avversaria e colpisce: la sua conclusione è inesorabile. E vale il 3-1 al 20’.

SECONDO TEMPO - Al rientro, il Giovinazzo C5 cala il poker con Focosi Eller (4-1), mentre Rafinha - baluardo difensivo con licenza di segnare - traduce in oro sonante lo spunto travolgente di Focosi Eller: 5-1 e derby già in ghiaccio. Alvaralhão dos Santos vola verso l’area avversaria, ma Lopopolo lo ferma. Le Aquile, con Di Benedetto quinto di movimento, attaccano a testa bassa, ma senza alcun costrutto: i tentativi di Binetti e Dell’Olio non inquadrano nemmeno lo specchio di porta. Poi, quasi senza colpo ferire, il Giovinazzo C5 si ritrova sul 6-1 (Termine), mentre Alvaralhão dos Santos è sempre in agguato e porta i suoi sul 7-1. Cocente umiliazione per i biancorossi. E parte del pubblico (oltre 200 i tifosi ospiti, nda) prende la via di casa. Sì, perché quella delle Aquile Molfetta sembra davvero una Via Crucis, che con l’8-1 di Alvaralhão dos Santos (al 14esimo gol stagionale) vede un’altra tappa. Binetti chiude i conti col sigillo dell’8-2, il Giovinazzo C5 (sia il reparto difensivo, sempre ben coperto e confermatosi il meno trafitto del raggruppamento, sia quello avanzato, non hanno sbagliato nulla, nda) non affonda più i colpi, mentre sugli spalti la torcida biancoverde continua a dar spettacolo. Il derby, una gara molto simile a una esecuzione, finisce con uno storico 8-2. Con l’abbraccio tra Antonio Carlucci e Donato De Giglio dopo la gara, segno di amicizia tra i due presidenti. E con la curva che canta “Riprendiamola” questa serie A. Perché, come dice l’inno del club, scritto dal maestro Enzo Camporeale, “Regalaci un sogno, noi canteremo per te”. Sempre.


Nicola Miccione
Ufficio Stampa Giovinazzo



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