Con Paulinho in campo, il Lido ha sempre vinto. Due partite, sei punti. Una coincidenza? Difficile da credere. Più realistico ipotizzare un grande impatto del pivot sul gioco della formazione allenata da Grassi, proprio come sperava la società. Nel match conto il Petrarca potrebbe arrivare il terzo indizio, per sciogliere definitivamente gli ultimi dubbi.

“Sono davvero contento di essere qui. Prima di tornare in Italia, ho parlato con diverse società, ma adesso sono ancora più convinto di aver fatto la scelta giusta”, spiega il bomber, a segno contro il Mantova nel giorno del debutto. “Sapevo che nelle prime partite avrei faticato per ritrovare il giusto ritmo - continua -, ma, con l’aiuto dei compagni e dello staff, la mia avventura al Lido è iniziata alla grande”. Dentro e fuori dal campo: “L’ambiente è fantastico, il gruppo molto compatto, un aspetto che emerge in ogni gara. Ci sono tanti giovani in rosa, ma tutti con qualità e voglia di dimostrare il proprio valore”.

Nove punti nelle ultime tre gare, ma guai a montarsi la testa: “Andiamo avanti per la nostra strada, senza, però, perdere la giusta umiltà”, sottolinea dall’alto della sua saggezza Paulinho. “Abbiamo una chiara identità e dobbiamo mostrarla sempre: se lo faremo, i risultati continueranno ad arrivare”. Il Lido non vuole fermarsi: “Petrarca? Massimo rispetto, ma i tre punti devono restare a Ostia. Sarà un’altra finale e noi dobbiamo far vedere chi siamo”, la determinazione del classe ’80, pronto per la battaglia: “Ci aspetta uno scontro diretto, una sfida importante e complicata, in cui ci sarà da soffrire, ma noi - conclude l’attaccante -, dovremo essere bravi a lottare fino alla fine senza mai rinunciare a quello che siamo”. Paulinho-Lido, atto terzo. Sperando che gli indizi diventino una prova.


Antonio Iozzo

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