Il campionato del Pavona si è concluso con un quartultimo posto in classifica frutto di una stagione con più ombre che luci. La squadra allenata da Alberto De Angelis ha fatto fatica a trovare quella continuità di risultati necessaria per poter ambire a posizioni diverse.

RIFLESSIONI - Il laterale classe ’90, Simone Cencioni, traccia il bilancio della stagione: “Il risultato finale non è stato come ce lo aspettavamo. Ci eravamo prefissati degli obiettivi che, guardando l'organico e la rosa, credevamo fossero alla portata. All'inizio abbiamo trovato difficoltà nell'interpretare gli schemi del mister, perché molti giocatori erano abituati a giocare differentemente: al giro di boa eravamo consci dei nostri limiti e abbiamo cominciato a lavorare sugli aspetti che potevano farci rendere al meglio, limando diverse lacune che avevamo. Poi, però, abbiamo perso alcuni elementi in rosa e, per far abituare i nuovi arrivati, c'è voluto del tempo: ciò non è bastato per fare quel salto qualitativo che serviva. Ci mancavano quei cinque metri di attenzione sia in fase di attacco sia nella fase difensiva. Il campionato così si è concluso con molto amaro in bocca”. Cencioni continua nella sua analisi: “I lati positivi ci sono stati in coppa, lì abbiamo trovato più tranquillità e ce la siamo giocata fino alla fine per avere un posto alla fase successiva. Un pizzico di accortezza e di fortuna in più e avremmo avuto più soddisfazioni nella competizione. Per il prossimo anno - conclude il classe ’90 - mi auguro di ritrovarci con i compagni di squadra già pronti per poter disputare al meglio la stagione, sapendo già il nostro modo di giocare: questo dovrà essere sicuramente un vantaggio”.


Paolo Trotta 

Articoli correlati