Forte del primato a punteggio pieno, dell’attacco più prolifico e, ciò non bastasse, della difesa meno perforata del girone B, la selezione Under 19 femminile della Lazio è focalizzata sul prossimo impegno di regular season. Le baby aquilotte, domenica 17 marzo, riceveranno la visita del Pelletterie, nell’incontro valevole per il settimo round del Campionato nazionale di categoria.

CDF - Una volta affrontate le toscane, per le capitoline sarà la volta dello Stilcasa Costruzioni Falconara, una diretta concorrente alle prime due posizioni della classifica. “Non sarà una partita facile - esordisce Sofia Magnanini -, stiamo lavorando molto per arrivare all’appuntamento il più preparate possibile”. La laterale, comunque sia, non tiene affatto conto della precedente sfida disputata lo scorso 3 febbraio, quando a Fiano le biancocelesti si imposero sulle Citizens con quattro reti di scarto. “È uno scontro che richiederà un notevole sforzo mentale - prosegue la giovane giocatrice - per non adagiarsi sul 6-2 dell’andata. Con una buona concentrazione e l’aiuto del mister, potremo portarci a casa il risultato”.

L’OBIETTIVO - L’attenzione delle romane, in ogni caso, è rivolta interamente sulle rosanero in un match che potrebbe garantire altri tre punti d’oro per l’approdo al postseason, vale a dire il primo importante traguardo da tagliare per la competitiva Lazio. “I risultati ottenuti - spiega la classe 2006 - stanno dimostrando l’elevata qualità della nostra squadra. Credo sia giusto fissare un obiettivo per volta: il nostro, al momento, è quello di arrivare ai playoff, dove, sicuramente, meritiamo un posto”.

LA STAGIONE - A livello personale, invece, l’ex Ledesma Academy sta scrivendo il suo secondo capitolo di fila con l’aquila cucita sul petto. “Sono stati due anni molto intensi, che mi hanno permesso di crescere notevolmente, sotto tutti i punti di vista. I passi in avanti fatti mi hanno portata a ottenere un minutaggio sempre più alto, che spero continuerà ad aumentare in quest’ultima parte della stagione”, conclude Magnanini.


Alessandro Cappellacci

Articoli correlati