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CDM, le prestazioni ci sono. Ortisi: “Siamo sempre stati propositivi, ma è il momento di fare punti”

 06/12/2024 Letto 277 volte

Categoria:    Serie A2 Élite
Autore:    Alessandro Cappellacci
Società:    CDM





Il duello fra la CDM e il Lecco, valevole per la decima giornata della Serie A2 Élite, si terrà nella serata di martedì 10 dicembre. Il team guidato da Hugo De Jesus, nella sua Campo Ligure, andrà a caccia di quel risultato positivo che manca, ormai, dallo scorso 12 novembre, in occasione del successo interno per 4-2 contro l’Elledì.

L’ANALISI - I biancoblu, dal canto loro, hanno ben figurato nelle ultime tre giornate disputate, nonostante siano tornati a casa a mani vuote. “L’aspetto positivo - esordisce Andrea Ortisi - è che in nessuna di queste gare siamo usciti con le ossa rotte. Anzi, siamo sempre stati propositivi. I minuti finali, contro Modena Cavezzo, Mantova e MestreFenice, sono stati purtroppo fatali per noi”. Il bicchiere, comunque sia, è mezzo pieno. “Ciò significa - prosegue l’universale - che qualcosa di buono stiamo facendo nel nostro percorso, ma è arrivato il momento di fare punti”.

IL FOCUS - La pazienza è la virtù dei forti. Il main roster della CDM dovrà prendere alla lettera questo celebre proverbio. “Siamo convinti - afferma il numero 4 - che con il nostro percorso di crescita i risultati inizieranno a essere dalla nostra parte, non dobbiamo averne l’ossessione. Dobbiamo mantenere l’attenzione per quaranta minuti, sono fiducioso che i punti arriveranno”. Possibilmente, a partire dalla sfida con i lombardi. “Il Lecco è una squadra giovane, che corre, gioca bene e sa come stare in campo. La chiave, come in tutte le partite di questa categoria, la faranno i dettagli - afferma il classe ‘91. Se stiamo attenti nei minuti importanti della gara, possiamo fare bene. Dobbiamo riuscire a gestire le fasi dell’incontro”. La svolta potrebbe essere vicina. “Ho fiducia in questo gruppo di lavoro. La società è accanto a noi, e questo ci dà serenità e responsabilità. Abbiamo l’occasione di riportare i risultati dalla nostra”, conclude Ortisi.


Alessandro Cappellacci





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