#RoadToMondiale, le Azzurre della prima edizione: Adrieli Bertè, la resilienza
Resistenza che fa rima con resilienza. Una scelta obbligata quando il destino ti mette alla prova con quattro lunghi infortuni. Qualsiasi giocatrice avrebbe smesso: troppo dolore, troppi sacrifici. Qualsiasi sì, ma non Adrieli Bertè. Il periodo ai box diventa un completamento del suo profilo da giocatrice: stare fuori la costringe a guardare il campo da un’altra prospettiva, le permette di cogliere nuove sfumature. E tutto quel che apprende lo mette a frutto nei successivi quattro anni al TikiTaka: due finali Scudetto, una finale di Coppa Italia, una finale di Supercoppa.
Nella sua carriera anche tre stagioni alla Kick Off e altre tre al Pescara. Ne ha fatta di strada, Adrieli. E l’espressione non è usata a caso: da piccola, doveva percorrere cinque chilometri all’andata e cinque al ritorno, rigorosamente a piedi, per andare agli allenamenti. A volte capitava che qualcuno si fermasse per un passaggio, ma non c’era auto abbastanza grande per lei e i suoi amici. E quindi, avanti senza "agevolazioni". Con tanta più fatica, ma uniti. Con le Azzurre, ora, Bertè è pronta a coronare quel sogno verso il quale non ha mai smesso di camminare. Non c’è salita che tenga: si va avanti insieme.
Data di nascita: 16/03/1995
Luogo di nascita: Nova Bréscia
Ruolo: centrale
Numero: 5
Squadra di appartenenza: Women Roma
*foto Alex Atamaniuk (@akaleua)
Redazione C5 Live
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