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Cogianco, cronaca di una (seconda) rinuncia annunciata. Giannini: "Ecco perchà© lascio"

 21/06/2017 Letto 4080 volte

Categoria:    Serie A
Autore:   
Società:    CIOLI COGIANCO





IL PERSONAGGIO - La Cogianco esce di scena, il presidente pure. Lo si era capito in questi mesi. Parte della società non aveva fatto nulla per nasconderlo, facendo uscire la notizia tramite social e tv. Ora, sulle pagine dell'ultimo numero di Calcio a 5 Live Magazine, arriva la conferma ufficiale da parte di Carlo Giannini: “Non iscriverò la squadra in Serie A e in nessun'altra categoria – spiega il massimo dirigente - verrà portato avanti il settore giovanile per ora fino agli Esordienti, ma non da me. La mia esperienza in questo mondo termina qui. Il calcio a 5 mi ha dato molto, credo di aver dato tanto anche io, siamo partiti con i video su YouTube già in Serie D, poi i Led e le ragazze pon pon. Insomma, abbiamo portato sempre tante novità che sono servite come spunto a tutto il mondo del calcio a 5 italiano”.


Come mai la decisione di lasciare ancora una volta?
Sono rientrato nel 2014 con altri presupposti, tramite l’unione con la Carlisport e poi con la Cioli. Ma piano piano i soci si sono sfilati e non hanno potuto mantenere le promesse fatte dai loro sponsor storici. Sono andato avanti per due anni praticamente da solo nella gestione della Serie A e questo non era più possibile.

Già nel 2013 avevi rinunciato alla Serie A: che differenza c'è tra questa rinuncia e quella di quattro anni fa?
Nessuna, da solo non posso andare avanti. Ripeto, ero rientrato in questo mondo con altri presupposti...

Si era parlato di una possibile unione d'intenti con il Latina: come mai non è andata in porto?
Lì ci sono persone stupende con cui si sarebbe potuto fare un lavoro splendido, ma io sono esausto, questo mondo non mi appartiene più. Sarò un tifoso dei miei ex giocatori e di tanti amici conosciuti in questi anni.

Due rinunce in quattro anni: non pensi di aver dato un brutto segnale al mondo calcio a 5?
Non credo. Il nostro sport merita di aver personaggi con un potere economico tale da potersi permettere di sognare in grande. Per una Cogianco che va via, ci sono altre realtà più solide che entrano in gioco.

Ti senti tradito da qualcuno?
No, da nessuno. Dal punto di vista umano, ho avuto situazioni spiacevoli in questa stagione, che non ho potuto gestire nel modo migliore, proprio perché dopo 13 anni di battaglie ero esausto, non ho più retto la tensione. Detto ciò, ringrazio tutti, dai giocatori ai dirigenti, non faccio nomi perché dovrei elencarli tutti. Il mondo Cogianco è stato creato grazie a loro e grazie a tutti rimarrà comunque un buon ricordo. 


Francesco Puma



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