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Il Lido attacca: "Perchà© gioca Leandro?" Il Colormax risponde: "Illazioni!"

 10/01/2021 Letto 1050 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Botta e risposta a suon di post e note ufficiali fra Todis Lido di Ostia e Colormax Pescara, con oggetto Leandro. "Come è possibile che Leandro, diffidato e poi ammonito durante il match contro il Real San Giuseppe, scenda regolarmente in campo per la sfida Pescara-Lido?". Così l'attacco di un post via social da parte del sodalizio lidense. "Il video parla chiaro: “Ammonito 13", le parole dell’arbitro. A fine gara, però, qualcosa è cambiato. Il 13 è diventato 21: giallo a Ferraioli, con Leandro libero di giocare. Non crediamo sia stata una svista, non crediamo più nella buonafede. Da anni, ormai, subiamo torti senza mai lamentarci. Forse, però, è stato proprio questo silenzio a penalizzarci, perché, a quanto pare, ci ritroviamo in un mondo che premia chi piange, chi alza la voce, chi fa più rumore. Tutto questo non ci piace, ma, per il momento - prosegue la nota del Lido - teniamo duro e continuiamo ad alimentare la nostra passione. Andiamo avanti a testa alta e con il solito entusiasmo, anche se, onestamente, non è questo il calcio a 5 che vogliamo".
 
LA RISPOSTA del Colormax Pescara non tarda ad arriva, a mezzo di comunicato. "La Società Colormax Pescara C5 si riserva di difendere nelle sedi opportune la propria integrità e lealtà danneggiata dagli articoli pubblicati dalla pagina fb del Todis Lido di Ostia in merito a dinamiche poco chiare verificatesi il 6 gennaio al minuto 4 del secondo tempo della partita contro il Real San Giuseppe quando è stata comminata un’ammonizione ad un nostro giocatore". Ecco i fatti secondo il Colormax Pescara "Al minuto 4 del secondo tempo della partita contro il Real San Giusepp , dopo il gol della squadra di casa la nostra panchina ha vivacemente protestato inducendo l’arbitro ad estrarre il cartellino giallo nei confronti di Ferraioli che indossava la casacca 13 non rispondente al suo numero di maglia; a questo punto l’arbitro vedendo il 13 in campo e non in panchina provvedeva a rettificare il numero del giocatore da ammonire. Tanto il commentatore quanto chi seguiva da casa non ha potuto cogliere questo passaggio testimoniato anche dal referto arbitrale di fine gara - conclude - in attesa della doverosa e auspicabile  smentita delle inopportune illazioni lesive della nostra immagine e dell’intero mondo futsal ci auguriamo di confrontarci solo in campo in una partita leale e corretta come quella appena giocata.
 
Redazione C5Live


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