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Max Italia, Motta e la creazione dell'idolo. "Nel Lido ha la possibilità  di esprimersi"

 12/04/2021 Letto 820 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Redazione
Società:    ITALIA





Una filosofia che Bellarte sta portando nella Max Italia è quella della creazione dell’idolo: un esempio per tutti coloro che sognano di crescere talmente tanto nel futsal da vestire un giorno la maglia della Nazionale. E diventare, col passare degli anni, un modello da seguire. Magari un idolo. Appunto. Un concetto tanto interessante quanto attuale.

PRENDETE Gabriel Motta, nelle giovanili del Maritime Augusta vince le partite praticamente da solo, facendo incetta di trofei e mettendosi in mostra. Una mission non impossible quando si gioca nei talentini. Ma il laterale italo-brasiliano, classe 1999, è andato ben oltre il mero concetto di primus inter pares: è salito di livello senza pagarne lo scotto, migliorando se stesso e stupendo gli altri. Crescendo di stagione in stagione. Si è confermato nel Lido, concludendo il suo percorso di formazione, acquisendo un alto minutaggio e, quest’anno, è andato addirittura in doppia cifra in regular season con il Lido di Ciccio Angelini. “Per la Nazionale cerchiamo giovani di talento, che giocano”. Serie A o A2 conta quanto basta nella testa di Massimiliano Bellarte. Motta è giovane, deve ancora compiere 22 anni. Motta gioca in biancazzurro, eccome. Motta ha talento, enorme. Bellarte lo sa e omaggia in primis il lavoro svolto dal Lido. “Gioca in un club in cui ha la possibilità di esprimersi, io cerco di facilitarne le sue qualità in un contesto di Nazionale”. Avanti così, dunque. “Tutti hanno il diritto di essere convocabili e per questo sono sullo stesso piano, il merito sarà una nostra valutazione”.

INTANTO a Prato arriva il Montenegro, una sfida inutile a livello di classifica visto che la Max Italia ha già il pass europeo. Bellarte va dritto per la sua strada: “Il percorso era tracciato con obiettivi multipli: il primo era avere un impatto positivo e qualificarsi agli Europei. Gli altri due: ringiovanire la rosa e rinnovare. E queste gare di qualificazione sono servite per tutti gli obiettivi". Motta ci sarà: è il prototipo del talento che nasce nei settore giovanili, cresce e si migliora in Serie A, diventa grande in Nazionale. E, magari, un giorno sarà un idolo per tutti. 

Redazione C5Live



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