Ci siamo. Dopo la lunga fase di preparazione e le gare pre-stagionali, per il gruppo di mister Genovesi è infine giunto il momento dell’esordio ufficiale in D. Il glorioso passato del Palestrina nel futsal torna a rivivere nelle speranze del neonato Sporting Club, pronto alla scalata. Domani la prima giornata in casa, che vedrà il team di Genovesi impegnato con il Vicovaro. Con qualche assente, riferisce il tecnico stesso.

ESORDIO CASALINGO - “Partiamo in casa e purtroppo con qualche assenza di peso”, riferisce Marco, alla sua prima stessa prova da tecnico ufficiale. “Non potremo contare su capitan Fiasco, assente per lavoro, e Ciocci, fuori per qualche acciacco di troppo. Ma abbiamo una rosa abbastanza competitiva, per quanto giovane, con ragazzi che non sono debuttanti e credo dunque che potremo scendere in campo senza difficoltà. Il gruppo deve solo calarsi in una categoria diversa, quale è la D: personalmente non l’ho mai affrontata, né da giocatore, né, evidentemente, mai da allenatore. A livello tecnico credo sia caratterizzata da poco calcio a 5, come dire. Ma figurando in buon girone, con squadre abbastanza quotate per rosa e preparazione, potremmo trovare spazio per giocare. La D si caratterizza per grinta delle formazioni magari, o è il giocare su un dato campo con determinate caratteristiche a poter fare la differenza: questo potrebbe forse spaesare i ragazzi, ma, ripeto, l’inserimento in un girone con qualche squadra di livello può costituire un punto a favore per noi”.

SURSUM CORDE - Poco da prevedere per l’incontro di domani col Vicovaro, “una formazione che onestamente non conosco”, prosegue il tecnico. “A parte le nominate più quotate, con squadre come quella che affronteremo domani, nuove in tutto e per tutto, dovremo cercare di imporre il nostro gioco. Una regola che deve valere ovviamente per ogni incontro, quella di esprimere il nostro gioco, sempre. Per quest’esordio e per il campionato che ci attende ai ragazzi auguro di divertirsi: oltre all’impegno, il divertimento ed il piacere di giocare non devono essere persi di vista. Sono sicuro che scendendo in campo con quest’ottica potranno togliersi grandi soddisfazioni”.

Emanuela Mannoni

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