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Corsa salvezza: il playout col Carmagnola si avvicina

 22/04/2015 Letto 650 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:   
Società:    GRUPPO FASSINA





A pochi giorni dalla prima importante sfida (gara-1) dei playout contro il Carmagnola, il Gruppo Fassina prosegue il lavoro in preparazione della trasferta piemontese, con i gialloblù che torneranno su quel campo di Caramagna dove più di due mesi fa (era il 7 febbraio scorso) maturò una sconfitta di misura (3-2) che lasciò moltissimo amaro in bocca. Altri tempi, altre sfortune, altre situazioni. Sabato prossimo c’è in palio una prima fetta di salvezza fondamentale, un primo match da non sbagliare. Stavolta davvero non si può più sbagliare. E lo sa bene anche Ugo Franceschini, il “prof”, il preparatore atletico del Gruppo Fassina, con il quale facciamo il punto della situazione, soprattutto per quanto riguarda la “taratura” fisica, a tre giorni dal primo appuntamento con gara-1 playout.

Prof, come sta la squadra?
“Mah, direi abbastanza bene. Nelle ultime partite disputate, contro Arzignano e Came Dosson, la squadra non ha denotato grossi problemi dal punto di vista fisico e, nel frattempo, abbiamo avuto modo anche di recuperare a pieno alcuni giocatori che erano acciaccati. Insomma, al momento la squadra è al completo e stiamo lavorando sodo per prepararci per gara-1 col Carmagnola”.

Su cosa hai basato il lavoro fisico in questi giorni?
“Avevamo due settimane di fronte per preparare la partita: diciamo che nella scorsa abbiamo impostato il lavoro su richiami di forza, caricando un pochettino, mentre in questa si andrà più sul ritmo e sull’intensità. Nel mezzo c’è stata l’amichevole con l’Altamarca, che ci è servita per mantenere il ritmo partita. Ci prenderemo anche del tempo per rivedere le immagini della partita disputata a febbraio lì da loro, tornando ad analizzare alcune situazioni di gioco”.

Al di là dell’aspetto della preparazione fisica, tu e mister Mungo dovrete fare anche un lavoro di tipo psicologico sul gruppo…
“Questo è vero. Da una parte siamo fiduciosi perché le ultime prestazioni e i risultati ci hanno ridato una certa consapevolezza della nostra forza, ma dall’altra è altrettanto vero che non abbiamo ancora fatto niente e dobbiamo sudarci fino all’ultimo la salvezza. Dovremo avere la testa sulle spalle e ragionare anche in ottica della doppia sfida, che è diversa da una gara secca. Il fatto di giocare il ritorno da noi, è chiaro, può rappresentare un vantaggio, ma solo se sabato sapremo fare bene”.
Che dire… buon lavoro prof… e forza Gruppo Fassina!


Ufficio stampa



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