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La favola del Nazareth, dall»â„˘oratorio al sogno Serie A. Barbarini: «Le ragazze mettono in campo il cuore»Âť

 26/11/2015 Letto 1975 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Francesco Carolis
Società:    NAZARETH





Tutto è cominciato quattordici anni fa nel cuore di Centocelle grazie alla passione per lo sport di una coppia di signori, oggi il sogno di portare la squadra dell’oratorio in Serie A è una possibilità oltremodo concreta: la storia del Nazareth nasce dall’intraprendenza di Maria Barbarini, oggi dirigente e prima tifosa della sue ragazze, e di suo marito, i quali, aiutati anche dal contributo di una tra le comunità parrocchiali più importanti del quartiere prenestino, ebbero la lungimiranza di creare una società sportiva che avrebbe negli anni compiuto passi da gigante. Oggi quella piccola realtà è ai vertici del movimento femminile regionale e punta al definitivo salto di qualità: il primato in Serie C è al momento condiviso con il Borussia, Colucci e compagne hanno tutta l’intenzione di restare lassù fino alla fine della stagione.

Maria, la classifica dice Nazareth davanti a tutti: ve lo aspettavate?
“Ci speravamo perchè è nato un gruppo di ragazze con grande voglia di far bene: il nostro capitano Colucci mi ha raccontato di essere stata contattata da squadre di Serie A confessandomi però allo stesso tempo di voler raggiungere quel traguardo con questa maglia. Il primato è una grande soddisfazione: le nostre atlete, al di là degli schemi e della tattica, mettono sempre il cuore in campo”

Come nasce la vostra realtà?

“Nel 2001 ho costruito questa società insieme a mio marito e siamo partiti dall’oratorio giocando inizialmente con i maschi, dopo un centro estivo è nata anche la squadra femminile con alcune ragazze che a tutt’oggi fanno parte della rosa: abbiamo creato la formazione Pulcini e siamo andati a giocare la prima partita a Cesano contro i maschi, pensavamo di batterci facilmente ed invece abbiamo vinto noi lasciandoli allibiti”.

Di Ventura e Pacchiarotti hanno fatto 30 gol in 11 giornate: questa coppia è il segreto del Nazareth?
“Erica Di Ventura è una sorta di vulcano incontenibile, quando parte in progressione è difficile fermarla, la stessa Pacchiarotti è molto brava e non si può negare che loro due facciano la differenza anche se è tutto il gruppo a fare le nostre fortune: abbiamo capitan Colucci che guida la squadra motivandola in ogni situazione, dall’Esercito abbiamo preso anche un elemento come la Bocca che è molto veloce in campo. Tutte le ragazze danno il loro contributo: rispetto allo scorso anno la squadra è ulteriormente migliorata”.

Quale avversaria temi di più nella lotta al vertice?

“Il campionato nella parte alta della classifica è molto più equilibrato della passata stagione e tutte le squadre sono sullo stesso livello, se dovessi indicare un nome direi il Tivoli: è sempre stata la nostra bestia nera ed è una squadra molto organizzata. Nel Borussia conosco bene la Martignoni: da quando è rientrata lei, la sua formazione sta andando alla grande. Abbiamo perso qualche punto di troppo per strada ma la palla è rotonda, la vittoria in casa della Coppa d’Oro ci ha dato una spinta in più in questa contesa: sabato affronteremo la Time Sport, un po’ a sorpresa distante dal vertice al pari della Roma Femminile, e scenderemo in campo senza dubbio per difendere il primato. Dipende tutto dalle nostre ragazze: se giocano come sanno fare, non ce n’è per nessuno...”


Francesco Carolis



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