Sabato ho risposto per l’ultima volta ad un arbitro: “Stefano, otto grazie”. E allora, non potendo ringraziare personalmente tutti quelli che ho incontrato in questi anni, lo faccio qua. Grazie prima di tutto alla mia famiglia, che mi ha supportato e sopportato, e alla quale ho levato tanto tempo, grazie a Mario, il magazziniere del CLT Terni senza il quale non avrei mai cominciato a giocare, grazie a tutti i compagni di squadra con cui ho giocato, tutti - nel bene o nel male - mi hanno dato qualcosa, grazie a chi mi ha fatto un assist regalandomi la gioia di segnare, grazie a chi ne ha messo in porta uno mio, grazie ai portieri che mi hanno negato un gol fatto e grazie a quelli che il gol me lo hanno “regalato” con una gallina.

Grazie ai mister, ognuno di loro mi ha fatto crescere a livello professionale e umano, grazie ai preparatori atletici (Dino Tromboni m'ha tirato le orecchie), grazie ai sacrifici dei presidenti, quelli veri, che rendono possibile questo gioco, grazie a tutte le “maschere” che ho incontrato sui campi e grazie – soprattutto - a quei giocatori che sono diventati amici di campo e molti anche amici fuori dal campo, grazie agli arbitri ed in particolare a Valerio Milani che mi ha dato l’unico rosso che ho preso per una cosa che non avevo fatto. Grazie al grande Ettore, la pagina più buia di tutto questo, che ho avuto il privilegio di conoscere.

L’ultimo ringraziamento va a tutta la Cisco Roma, 6 mesi in cui mi sono veramente divertito, dove in ogni allenamento più o meno faticoso c’era la voglia di divertirsi e di migliorarsi. Un gruppo di matti che gioca insieme da sempre. Non per i soldi, ma solo per il piacere di stare insieme, e che rappresenta la parte pulita di questo gioco. Ho sempre dato il 100% di quello che avevo in ogni gara e in ogni allenamento, e anche se la voglia di continuare è tanta è ora di smettere, lo devo alla mia famiglia e soprattutto alle mie gambe. I love futsal, that’s all! 

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