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Una #WinterCupFutsal dal sangue azzurro: il dietro le quinte, il Re e loro di Napoli

 09/02/2017 Letto 1718 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    WINTER CUP





IL FATTO - Vedi Napoli e poi... è na pariata. In campo, l'Acqua&Sapone torna sul "luogo del delitto" e decide di riscrivere un altro finale, ben diverso da quello dell'11 novembre 2016, giorno dell'ultima sconfitta stagionale proprio a Cercola: alza al cielo la sua prima #WinterCupFutsal a 27 mesi da un altro 11 novembre, quello della Supercoppa italiana targata Bellarte, confermandosi con il Bell'Antonio (12 risultati utili di fila in 12 partite, con 11 vittorie) una della squadre più in forma della serie A. Onore e gloria al sodalizio di Barbarossa. Applausi scroscianti molto simili a una standing ovation per l'organizzazione di quelli dal #sangueazzurro. Loro e l'oro di Napoli.

COGLI L'ATTIMO - Due indizi non faranno una prova, ma il futsal nel 2017 sembra essere il filo conduttore che unisce il nord e sud del Belpaese, creando qualcosa da amare. Che fa rima con ricordare. A fine gennaio la riuscitissima due giorni dal doppio sold out di Arzignano e Villorba per la Nazionale, a inizio febbraio Napoli decide di omaggiare a modo suo il primo evento griffato Fox Sports, dando lustro a una città e a un'intera regione. Ospitalità, disponibilità e passione: i primi tre sostantivi che vengono in mente il giorno dopo l'azzeccatissima manifestazione alle Falde del Vesuvio. Ospitalità, immediata. Entri al PalaCercola e ti senti a casa: un pass dato da delle hostess da mille e una notte, una tazza ricordo e nu' bellu cafè, by Lollo, così, tanto per iniziare. Disponibilità, totale. Anche quando ti presenti in cinque con le felpe azzurre di C5Live, colonizzando mezza sala stampa e chiedendo a ripetizione qualcuno da intervistare in diretta FB. Passione, contagiosa. Che ti avvolge e coinvolge, che supera con un sorriso tutte le difficoltà che comporta un evento vissuto, appunto, in primis con passione, sotto gli occhi di Marechiaro Hamsik, di Diego Giustozzi e dei tanti personaggi presenti nella due giorni partenopea. E' un momento importante per il futsal, oggi più che mai fenomeno di visibilità e di aggregazione: quelli dal #sangueazzurro hanno saputo cogliere l'attimo, grazie al Re e a loro di Napoli.

IL RE - Lo chiamano il Re. E gli piace tanto, perché sui social è proprio bello non prendersi sul serio. Stefano Salviati è il deus ex machina dell'evento, quello che promette sulla riuscita della #WinterCupFutsal in sede dei sorteggi; quello che mantiene, passando dal dire al fare. Evidenzi un problema e ti trova immediatamente la soluzione. Tu chiedi e lui dà, perfino a fine serata, o per meglio dire a inizio nottata, quando è stanco e stremato, ma si fa tutti i gradoni del PalaCercola pur di soddisfare l'ennesima richiesta: un'intervista video. E' un amico ed è sempre un piacere incontrarlo, un unico accorgimento: quando lo senti parlare in napoletano stretto e non capisci minimamente cosa stia dicendo, meglio stargli alla larga. Già, perché il Re sa quando usare bastone e carota. Il Re, d'altronde, nel gioco delle carte vale 10. Per la lode, meglio aspettare una bella cena in compagnia delle sue "bambine".

LORO DI NAPOLI - Il Re, però, da solo non può essere tale senza i suoi seguaci, veri e propri fedelissimi. Paolo Addeo, Antonio Del Vecchio, Fabio Morra: "uanm" che triade! Paolo Addeo è l'uomo che ha portato di fatto la #WinterCupFutsal a Napoli: il primo giorno è in giacca e cravatta (azzurra, naturalmente), fra una simpatica battuta e la cura dei particolari è "chell che fà sta buon", anche il giorno dopo, vestito casual, perché cambiando l'abito non cambia "il monaco". Antonio Del Vecchio, l'esempio di come deve lavorare un addetto stampa: soddisfa tutte le richieste di chi c'è, divulga la buona novella anche a chi non c'è, mettendoci "anema e core", nonostante durante la partita del suo Lollo Caffè Napoli "nu sta buon" per niente. Fabio Morra, semplicemente un comunicatore di futsal dal 1999, in realtà ancora un adolescente innamorato della disciplina con il pallone a rimbalzo controllato. Dolce come una fogliatella napoletana che da Attanasio è buonissima, salato come la pizza che da Michele è il top. Puoi chiamarlo anche alle 2 di notte, qualcosa da mangiare dopo una giornata passata a pane e futsal proverà sempre a trovartela. Amici, è stata proprio na pariata. E il futsal, ringrazia.

Pietro Santercole
 



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