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Massida sale sull'Arca: "Girone B competitivo, sapremo dire la nostra"

 23/10/2018 Letto 663 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ARCA





Per la serie i giocatori più affascinanti del futsal romano, è il turno di Emanuele Massida, giocatore dalle indiscutibili doti tecniche che in estate è arrivato a Via degli Angeli per partecipare alla grande sfida di stagione che si è prefissata l’Arca.

Se ti chiedessero di raccontare l'Emanuele giocatore?
"Il pallone è una passione da quando sono bambino, ma come atleta, a livello agonistico, sono circa 10 anni che navigo nel calcio a 5. Iniziai con la squadra di un piccolo paese in serie D, composta da amici: piano piano, dopo aver acquisito esperienza, sono arrivato a giocare in C2, dove il livello è nettamente superiore. Nel corso degli allenamenti cerco di dare sempre il 100%, ma soprattutto cerco di essere sempre presente, visto che sono un po’ penalizzato dal mio lavoro. Qualche anno fa mi costrinse a smettere, ma ora sono felice di tornare a calpestare l’erba sintentica o il parquet e giocare per una grande squadra e una grande società come l’Arca".

Se invece volessi descrivere l’Emanuele uomo?
"Una persona sempre con il sorriso sulle labbra, giocherellone e che sta bene ovunque si trova. La riprova è stata proprio quest'anno: appena ho iniziato il primo giorno di allenamento con i nuovi compagni, mi sono integrato immediatamente e il merito è anche il loro che me ne hanno dato la possibilità".

Quali sono le tue sensazioni dopo queste prime settimane trascorse con l’Arca?
"Molto positive, soprattutto perché ho visto che nella società si respira un clima molto familiare, specialmente all’inizio della stagione, momento in cui i nuovi giocatori, incluso me, si sono dovuti integrare nella squadra. Il presidente, la dirigenza e il mister ti trasmettono l’affetto e il calore, con la loro presenza, sempre. È una cosa bella quando da bordocampo qualcuno ti incita perché ti dimostra che crede in te: posso dire che non potevo fare una scelta migliore nell'approdare in questa nuova famiglia".

Guardando il girone, che idea ti sei fatto, conosci qualche avversaria?
"Tante squadre non le conosco, tante altre sì: ho ex compagni di squadra e amici che militano in diverse società che sfideremo nel girone, ma ce n’è soprattutto una in particolare che mi ha permesso di crescere e di imparare tante cose e alla quale devo tanto: lo Sporting Club Palestrina. Cercherò di farmi valere quando ci scontreremo per dimostrare che gli insegnamenti portano i loro frutti, per il resto so che dovremmo lottare: il torneo è molto competitivo, ma sapremo dire la nostra. Abbiamo una rosa ampia con ottimi giocatori, anche se l’inizio non è stato dei migliori: ci rifaremo".

Qualcuno sostiene che hai fatto pure l’attore...
"Diciamo di sì. Quando ero alle medie ho recitato in uno spettacolo ma è finito tutto li, i miei interessi erano altri: volevo impegnarmi per quello che mi piaceva di più, il pallone. In quell'occasione ho fatto la parte di me stesso, cioè l’autista di pullman, in una fiction andata in onda sulla tv nazionale. È stata davvero una piccola parte".

Se in questo momento ti dessero una bacchetta magica, cosa andresti a risolvere subito in giro per la città?
"Di sicuro l’alto tasso di inciviltà e soprattutto il traffico in giro per Roma. Vivo in questa città da circa 8 mesi, e mi sembra un’odissea, anche perché per cercare di arrivare in orario agli allenamenti devo partire un’ora prima da casa. Credo che sia inaccettabile per percorrere solo 10 km, ma poi, però, entro in mezzo al campo e tutte le ire e i pensieri passano in secondo piano".

Se la bacchetta ti desse un’altra possibilità, cosa ti regaleresti?
"Sinceramente non penso di aver bisogno di qualcosa visto che credo di avere tutto ciò che una persona possa desiderare: un’ottima famiglia che mi sostiene in qualsiasi momento, un lavoro che mi permette di essere indipendente, una compagna meravigliosa, non solo perchè carica lavatrici ogni quarto d’ora, ma soprattutto perchè è la mia prima fan ed è sempre pronta a sostenermi nei momenti di difficoltà".

Cosa ti senti di promettere alla tua nuova squadra?
"Sicuramente impegno, professionalità e tanti gol, ma, se le cose dovessero continuare così, con questo tipo di rapporto e con questo tipo di affetto che tutta la società dimostra nei miei confronti, di sicuro prometterei fedeltà nelle prossime stagioni. Mi sono già ambientato qui e mi trovo benissimo con tutti: chissà, magari potremo festeggiare la promozione nei campionati di livello superiore, mai dire mai!"


Roberto Attura
Ufficio Stampa Arca



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