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La lettera di un amico fraterno: “Ciao Vincenzo, hai lasciato un vuoto incolmabileâ€

 10/04/2024 Letto 553 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Elio Gabriele ha voluto ricordare così, con una lettera d'addio, Vincenzo D'Avino, suo compagno di mille avventure.

LA LETTERA - Caro Amico, raccontare in poche righe un percorso lungo di vita non è facile, ma ci provo. Ci siamo incontrati tanti anni fa, era il lontano 2005, tu rampante e lungimirante - già a quel tempo prevedevi il largo “boom” del Web -, io tradizionalista, credevo che la televisione fosse ancora il mezzo idoneo a divulgare i fatti e le notizie. Tu curavi con fare maniacale il tuo sito, mentre io cercavo di far decollare un mio programma in TV; io amavo il vecchio calcio a 11, tu entusiasta del calcio a 5, sport veloce su campi piccoli. In sintesi, i nostri obiettivi erano gli stessi, promuovere e ampliare le nostre idee e le nostre passioni, ma io con mezzi del passato e tu con mezzi moderni. Da persone intelligenti ci siamo capiti, non ci siamo arroccati sulle nostre posizioni e abbiamo rispettato ognuno l’idea dell’altro senza prevaricazioni. In pochi anni abbiamo fatto passi da giganti, abbiamo pubblicato un giornale settimanale, abbiamo creato un programma radio, copiato, per il calcio a 5, il vetusto calcio minuto per minuto, mai passato di moda ma sacrificato per le pay tv. Abbiamo poi esteso il raggio d’interesse al calcio a 5 nazionale, abbiamo iniziato a trasmettere in streaming le gare e gli eventi più importanti, abbiamo creato una redazione con all’interno uno studio televisivo e radiofonico. Abbiamo formato radiocronisti, telecronisti e giornalisti, poi tu hai superato i confini nazionali seguendo gli eventi di calcio a 5 più importanti al di fuori dell’Italia. Dopo nove anni le strade si sono divise, non per contrasti, ma solo perché io non riuscivo a essere al passo degli sviluppi tecnologici, ma l’amicizia, il rispetto la stima sono continuate anche dopo la separazione. Se volessi raccontare un singolo episodio questo sarebbe legato al primo di aprile e al famoso “pesce d’aprile”. Non mancava anno in cui non presentavi come inconfutabile una notizia, qualcuno ci credeva e, quando ho letto la notizia della tua dipartita, inizialmente ho pensato: “Il solito pesce d’aprile”, ma questa volta era una notizia vera. Mentre facevi il lavoro che più ti piaceva, il Signore ha visto in te il talento e le capacità che servivano per aggiornare e migliorare il paradiso e ti ha chiamato per collaborare. Tu, da buon soldato, hai risposto “Obbedisco”. Sono certo che anche nell’aldilà ti farai valere, ma qui sulla terra hai lasciato un vuoto incolmabile nella tua famiglia, negli amici e nel calcio a 5. Passeranno anni prima che qualcuno riesca a fare quello che hai fatto tu in pochi anni. Voglio ricordarti sempre generoso e pronto a dare una mano. Gioviale, allegro, sorridente e chino su una “consolle”. Ciao Vincenzo, un abbraccio fraterno.


Elio Gabriele



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