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Speciale semifinali scudetto, Ecocity Genzano: pregi e difetti

 05/06/2025 Letto 277 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    ECOCITY GENZANO





Passato, presente e futuro. L’Ecocity Genzano ha confermato (per ora) la semi di Coppa Italia anche nella corsa al tricolore, s’è affacciata nel domani consapevole che David Marin resterà al PalaCesaroni fino al termine dei playoff, quando forse potrebbe arrivare lo Special One Colini insieme alla certezza del ritorno di Matheus Barichello. Ma al club di Tuccillo interessa vivere il presente, facendo spallucce sui precedenti di campionato (due sconfitte in altrettante gare) col prossimo contender e pensando di aver già eliminato il Meta Catania una volta, proprio in semi di Coppa Italia ai tiri di rigore.

COSA VA - Come la Meta, anche l’Ecocity Genzano ha avuto bisogno di tre gare e un supplementare (da due tempi) per piegare la Roma 1927, il che da un lato significa stare sempre sul pezzo, fino alla fine, senza mollare mai un centimetro. Ai gol ci ha pensato finora Pablo Taborda, l’unico giocatore di tutta la postseason ad aver segnato in ognuna delle partite (tre) disputate. L’asso nella manica di David Marin potrebbe essere rappresentato da Brunelli, mai visto praticamente durante la regular season, causa lungo infortunio. L’ex Sala Consilina è il più fresco ed energico, particolare da non sottovalutare in questa short-competition.

COSA NON VA - Il rovescio della medaglia di chi ha giocato tre partite (tirate) è la gestione dei momenti topici di un incontro: affidarsi agli episodi nei finali-gara è un rischio altissimo nei playoff scudetto, che si può pagare a carissimo prezzo. Anche la fase difensiva è un po' da registrare. In gara-1 dei quarti mancherà Sergio Romano, squalificato per un turno.

Redazione C5 Live




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