skin adv

Levante Caprarica formato Coppa Italia, D'Oria: "Rispetto per il San Michele, ma ce la metteremo tutta"

 02/12/2025 Letto 194 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Redazione
Società:    LEVANTE CAPRARICA




Il derby del Salento si tinge di giallonero grazie al 3-2 imposto al Veglie. Un successo che sta addirittura stretto al Levante Caprarica, ma che continua a premiare la forza di un gruppo che - non a caso - è al comando del proprio raggruppamento.
“Al di là dello scarto minimo - sottolinea Alessandra D’Oria, a segno in trasferta - credo che non ci sia stata mai davvero partita e che in campo si sia visto tutto il nostro valore”. Vincere un derby è sempre bello, ma questa volta ad emozionarla è stato il tuffo nel passato. “Sul campo del Veglie ho giocato a 16 anni, quando ero in B col Copertino, e ammetto che tornarci con 9 stagioni in più sulle spalle, mi ha fatto un certo effetto. Come mi sento ora? Una giocatrice completamente diversa, maturata sotto ogni punto di vista: fisicamente, tecnicamente, tatticamente e anche sotto il profilo della gestione dei momenti della partita e del rapporto con le compagne. Dall’altra parte c’erano alcuni dirigenti ex Copertino che - pur avendo fiducia in me - a causa dell’età non mi concedevano molto spazio, per cui sono contenta di aver detto la mia domenica. Ho avuto la possibilità di dimostrare chi sono”.

Dal campionato alla Coppa per la gara contro la Virtus Cap San Michele che vale la qualificazione agli ottavi. “Onestamente, non c’è una partita che valga più delle altre. Se parliamo di regular season, l’obiettivo è quello dei tre punti, ma lo stesso discorso lo applichiamo alla corsa verso la coccarda: vogliamo vincere per andare avanti”.
Solo un precedente con le biancazzurre in questa stagione: il 4-1 a favore del Levante nella prima di campionato. “Per quanto ci riguarda, è abbondantemente archiviato e la prossima sarà una sfida a sé: ho tanta stima delle nostre avversarie, tutte giocatrici del posto che - giovani o più esperte che siano - hanno già un bel trascorso nelle competizioni nazionali. Ma soltanto una passerà il turno e noi daremo il massimo”.
Nessuna ansia da scontro diretto. “Il primo anno in B, quello della salvezza faticata, qualsiasi domenica è stata cruciale per il nostro cammino. E negli anni, pur crescendo, abbiamo mantenuto la stessa mentalità: nessuno dimentica da dove siamo partite, tanto meno io, che mi sento parte del progetto sin dai tempi del CSI. Quante panchine in quegli anni! - ride -. Lucy Campanile le ha provate tutte per cercare di cambiare la mia testa calda, ma è stato quando ho iniziato a non giocare che ho finalmente capito come comportarmi. Ora posso solo ringraziarla: il nostro rapporto è davvero fondato sul dialogo e sulla fiducia reciproca”.

Sempre insieme D’Oria e il Levante, sempre con lo stesso unico obiettivo che non ha a che fare con classifiche o bacheche.
“Ci interessa solo far star bene chi ci sceglie. E non come in quelle storie d’amore in cui il primo mese è tutto bello, ma poi ci si lascia alla prima difficoltà. Come nelle storie d’amore vere, quelle in cui non c’è ostacolo che regga”. E, parlando d’amore, il primo pensiero è sempre per nonna Angelina, punto di riferimento costante, anche ora che la malattia rende fragile la sua quotidianità. “Non c’è cosa che io faccia che non sia per lei, il suo esempio rimane forte e mi accompagna in ogni istante della mia vita”.


Anita Ferrante





Pubblicità