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Benevento a mani vuote nel duello col Pescara, Scarpitti: "La squadra era tesa. Partita stregata"

 06/12/2025 Letto 89 volte

Categoria:    Serie A2 Élite
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    BENEVENTO 5





Il GG Team Wear Benevento cade per la prima volta al PalaTedeschi. La squadra di mister Scarpitti cede il passo all'Academy Pescara, che torna a vincere dopo tre partite: non bastano le reti di Rafinha e Caruso. Al PalaTedeschi, gremito di tifosi, termina 2-3.

PRIMO TEMPO - Il Benevento 5, dopo oltre sette mesi, riabbraccia i propri supporters. Rosato subito abile e arruolabile, Scarpitti recupera anche Volonnino e si affida al quintetto iniziale formato da Montefalcone, Rafinha, De Crescenzo, Abdala e Caruso. Le prime occasioni sono per la squadra di casa: Caruso fallisce una ghiotta occasione davanti a Mazzocchetti, Abdala ci prova due volte ma l'estremo difensore si oppone. Primo squillo anche dell’Academy Pescara con Coco Schmitt, attento Montefalcone. L'equilibrio si spezza a cinque minuti dal riposo: errore di Luquinhas in area di rigore, ne approfitta Masi che buca Montefalcone per lo 0-1. Due minuti più tardi viene fischiato un fallo di mano (molto dubbio e generoso) all'ex pivot del Cus Molise, decretando un tiro libero per gli ospiti. Dalla lunetta dei dieci metri si presenta Dall'Onder che non sbaglia e firma il raddoppio. Un gran gol di Rafinha, a trenta secondi dal termine, riapre la partita. Poi Mazzocchetti si oppone ad Abdala e si va al riposo sull'1-2.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa ci prova subito il Benevento con Caruso prima e Renoldi poi, ma Mazzocchetti è sempre attento. Le occasioni in contropiede fioccano anche per l'Academy Pescara: Rodriguez colpisce il palo, Dall'Onder fa i conti con il montante esterno e Calderolli sbaglia praticamente a porta vuota. Grande chance per Caruso sotto porta, con l’effetto ottico del gol che illude il PalaTedeschi. E allora, come nel primo tempo, a cinque minuti dal termine, Coco Schmitt premia l'inserimento di Baiocchi che griffa il nuovo doppio vantaggio abruzzese. Scarpitti ricorre a Volonnino (uscito malconcio nel primo tempo) come portiere di movimento e accorcia le distanze con Caruso a due minuti e mezzo dal termine. Rodriguez ha la palla del 2-4, poi parte l'arrembaggio del Benevento: Renoldi impegna Mazzocchetti, mentre Marrazzo rischia tantissimo su un intervento dubbio in area di rigore su Abdala. A tre centesimi dallo scadere, Volonnino batte un calcio d'angolo e trova la deviazione di Rodriguez che va in rete: esplode il PalaTedeschi, ma il cronometrista segnala che il tempo è scaduto e spegne l'entusiasmo giallorosso. Termina 2-3 per gli ospiti.

POST-GARA - "Il finale è stato molto concitato: dall'azione molto dubbia su Abdala al gol non convalidato, il cronometrista si è preso una grande responsabilità - dice mister Fausto Scarpitti -. Purtroppo la squadra era tesa, questa è la classica partita stregata. Un plauso a questo straordinario pubblico: ci ha dato la spinta nei momenti più complessi della gara. Perdere contro una squadra esperta come il Pescara ci può stare".


Ufficio Stampa GG Team Wear Benevento

 





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