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Di Mito si gode un altro trofeo: «Squadra di categoria superiore, il merito è dei giocatori»

 03/04/2017 Letto 1561 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    GRANDE IMPERO FUTSAL





Andrea Di Mito è garanzia di successo. Da allenatore o da dirigente cambia poco: con lui in società i risultati sono assicurati, le promozioni anche. E questa stagione lo conferma, con il Grande Impero capace di volare in C1 al primo tentativo. Un anno di vita, un trofeo vinto. La media è perfetta e potrebbe anche migliorare, visto che Mariani e compagni si ritrovano a un passo dalla Final Four di Coppa Lazio.

 

CONFERMA – “E anche questo campionato è andato in archivio - comincia così il messaggio che Di Mito ha voluto rivolgere alla società e alla squadra -. Sono contento perché siamo riusciti a vincerlo, e ancora più contento perché siamo riusciti a essere in testa alla classifica dalla prima all’ultima giornata, dimostrando, prima di tutto a noi stessi, che evidentemente questa squadra è di categoria superiore: non a parole, ma nei fatti. Il mio personale obiettivo era proprio questo: volevo che il campo mi confermasse che questo era effettivamente il nostro valore”.

PROGETTO – E il campo ha parlato in modo chiaro, evidenziando la netta superiorità del Grande Impero: “Il merito va tutto ai giocatori. Questo è un gruppo che, bene o male, è stato costruito nel 2008, anche se, per motivi anagrafici, molti elementi ovviamente non ci sono più e molti altri sono subentrati anno dopo anno. Come progetto tecnico, però, è stato sicuramente costruito nove anni fa ed è stato portato avanti stagione dopo stagione - spiega il direttore tecnico -. In questi nove anni, ho allenato in diverse società, ma ho sempre cercato di non ripartire da zero, bensì da quello che di buono era stato fatto l’anno prima.  Non ha senso logico buttare al mare le cose buone costruite, infatti ho sempre fatto il contrario”.

AMICO FIDATO – Ha fatto di testa sua e ha quasi sempre avuto ragione. Questo il verdetto dell’unico vero “giudice” di questo sport: “Come dico io, bisogna sempre ascoltare quello che dice il campo e devo dire che con noi si è dimostrato davvero un amico fidato. In questi anni, ci ha sempre regalato parole dolci e affettuose. Non a caso, siamo sempre riusciti ad andare in fondo alle varie competizioni. Vincere è difficile e non sempre è cosi indicativo, quello che invece conta molto è arrivare in fondo ai campionati e alle coppe che ogni anno disputiamo: questo dà il giusto valore a quello che si fa. In questi anni abbiamo vinto due campionati, abbiamo vinto due coppe, abbiamo disputato una finale di coppa nazionale, due finali playoff, due semifinali e un’altra finale di coppa. Spero che a fine aprile parteciperemo anche alla Final Four di quest’anno. Questi sono i risultati che questo gruppo è stato capace di portare a casa con società differenti, in ambienti differenti e con pressioni differenti. Siamo sempre riusciti a fare il nostro e di questo sono contento”.

RINGRAZIAMENTI – Di Mito è sinonimo di successi, ma nel calcio a 5 le vittorie sono sempre state di gruppo: “Ribadisco che il merito è tutto dei giocatori che scendono in campo, poi noi dello staff cerchiamo sempre di fare meno danni possibili. Ringrazio, quindi, tutti i singoli giocatori, così come ovviamente ringrazio pure il nostro Daniele Del Coiro, che doveva fare “solo” l’allenatore, ma che, però, ben presto è stato costretto a darci una mano da giocatore; così come ringrazio Guido Rossi, che, oltre ad essere il preparatore dei portieri, ha preso in mano questa squadra e questa società con un vero senso di appartenenza dimostrato quotidianamente; un grazie anche al nostro preparatore atletico, Claudio Corsaletti, e al duo magico Michele Scatarzi-Mattia Panini, che, in qualità di direttore generale e addetto stampa, hanno fatto numeri davvero importanti: nonostante la loro giovane età, hanno dimostrato un valore notevole, riconosciuto poi da tutta la squadra”.

 

Antonio Iozzo



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