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Ciao "Brocca": il Real saluta Laura Mastronardi

 29/05/2013 Letto 921 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    L ACQUEDOTTO





A causa di irrisolvibili problemi lavorativi, Laura Mastronardi è costretta a dire addio al Real L'Acquedotto. “E' la giocatrice in cui mi sono rispecchiato di più in questi tre anni di femminile” ha commentato il presidente Chilelli.

Dopo Martino, un altro pezzo di cuore si stacca: Laura Mastronardi lascia il Real L'Acquedotto e non farà parte del roster della serie A. Una scelta dolorosa, dovuta a motivi lavorativi, che costringe “Brocca” a salutare un gruppo che l'ha sempre amata. “Mi dispiace da morire, è una giocatrice che ho voluto sin dal primo anno in serie D – commenta patron Chilelli -. A mio modo di vedere ha tutte le carte in regola per giocare in serie A, ma l'impegno, causa lavoro, era troppo. È una grande perdita a livello umano e di campo. Voglio ringraziarla per tutto quello che ha fatto in questi tre anni e spero che sia solo un arrivederci e non un addio. Laura è stata la giocatrice nella quale mi sono più rispecchiato in questi tre anni di femminile”.

RICORDI - La rinuncia alla A e al suo gruppo non è stata ancora ben metabolizzata dalla stessa Mastronardi: “Sono senza parole, non ho ancora realizzato che non farò più parte di questa squadra. Il presidente mi ha sempre detto che coltivavamo la stessa passione e io ho sempre e solo voluto L'Acquedotto. Le sue parole di stima mi fanno piacere, evidentemente il mio scendere in campo mettendo ogni volta anima e cuore è arrivato. Non sono una giocatrice che ama girare e non farei una A da altre parti, non è la mia ambizione”.
In questi tre anni i ricordi si sovrappongono, si mischiano e creano un mix di emozioni difficili da descrivere: “Ringrazio tutta la società, dal primo all'ultimo. Di ricordi ce ne sono davvero troppi: dallo spogliatoio, alle lacrime, alle gioie a tutte le partite. Questo è un gruppo che ha vissuto al massimo ogni momento! Mi viene in mente il nostro primo allenamento l'anno della serie D. Eravamo contentissime di essere state chiamate, quei primi calci a via delle nespole non potrò mai dimenticarli”.

Ufficio Stampa L'Acquedotto





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