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Perconti, il bilancio di Bascià  . «La nostra compattezza è motivo d'orgoglio»

 25/03/2020 Letto 464 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    VIGOR PERCONTI





La sospensione dei campionati ha bloccato una doppia inerzia positiva in casa blaugrana. Quella della Vigor, pretendente in lizza per un posto ai playoff, e quella del suo top scorer, Alessandro Bascià, che stava vivendo l’anno della consacrazione. Il pivot alla corte di Cignitti loda la squadra per quanto fatto vedere in campionato ma si mostra pessimista sulla possibilità di chiudere la stagione.

LO STOP – “Penso prima di tutto che sia giustissimo fermarsi, è una situazione delicata e la priorità al momento è la salute e impedire ogni azione che possa avere una ricaduta negativa e che favorisca il contagio. La ripresa? Non so se si potrà chiudere la stagione, non so se si riprenderà: credo che lo si dovrà fare solo se sarà assicurata l’assenza di pericoli per tutti”, non si illude Alessandro Bascià, mentre analizza modalità, tempi e eventuale superamento dello stop forzato. Col mondo dello sport bloccato per l’emergenza sanitaria e con le Olimpiadi che si piegano alla necessità di un rinvio, lo strato di dubbi sul futuro non si alleggerisce. Anzi si inspessisce. “La squadra la vive tutta allo stesso modo, credo che tutti stiano provando più o meno le stesse cose che sto provando io. Siamo un bel gruppo e molto unito: ci sentiamo, chi chiamiamo, ci aggiorniamo e cerchiamo di tenerci in contatto”.

L’ANNATA – La classifica, posta ora in fase di stand-by, testimonia della bontà di quanto fatto dalla Vigor. Una rosa giovane, che ha dovuto rinnovare il pacchetto portieri e piena di Under chiamati al doppio servizio: ma una rosa che ha mostrato di saper stare aggrappata alla locomotiva delle promozioni indirette, tenendosi a distanza minima da quella soglia. “Quest’anno mi ha stupito molto la compattezza, abbiamo sempre dato il meglio di noi in ogni singola partita. E questo è uno dei motivi per cui siamo vicini alla zona playoff e penso che debba essere inorgoglire tutti, al di là di come è finita o di come è andata a finire. Il momento più bello? Non ne ho uno in particolare. Ma presentarsi di fronte a realtà importanti, sulla carta più complete e preparate, crederci e fare risultato sono state senz’altro le soddisfazioni più grandi”. Peccato che tutto debba essere congelato così. Peccato, perché il rush finale era promettente in termini di emozioni. Peccato anche per Alessandro, perché per il pivot blaugrana quest’anno stava assumendo la fisionomia di quello della consacrazione: 96 centri negli ultimi 5 campionati e, esclusa la stagione 2017/2018, un ruolino costantemente in crescendo, che lo ha visto segnare 32 reti solo nell’annata in corso. E chissà come sarebbe potuta andare a finire. “L’idea della nostra società e del nostro mister è quella di avere una rosa giovane, versatile e che dia tanto in campo, anche in termini di voglia. Forse, leggendo la lista, potrebbe essere utile aggiungere un po’ di esperienza, magari ci avrebbe fatto comodo. Però credo anche che sia tutto collegato, se metti qualcosa da una parte togli dall’altra”. Ma, nonostante queste riflessioni, è proprio il caso di dirlo: quella di Bascià e della Vigor è stata, finora, una grande stagione.


Marco Panunzi



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