Si lavora per il prossimo anno, ma con un impegno importante anche in tante altre attività, nonostante il momento particolarmente delicato. In casa Tevere Roma non manca di certo la voglia di fare: la società ha già confermato a più riprese che, a prescindere dall’esito di questa stagione, la squadra ci sarà anche il prossimo anno. E con un progetto molto serio.

RICONFERME - A parlare dell’azione della società giallorossa è il team manager Stefano Pagliacci. “Come società aspettiamo le decisioni ufficiali del movimento - esordisce -, e staremo a vedere cosa si farà, se si ricomincerà da zero e come finirà il discorso legato a promozioni e retrocessioni: siamo curiosi, perché comunque sarà un elemento importante per capire come si ripartirà. A prescindere da tutto, noi della Tevere Roma, come abbiamo detto a più riprese, ci saremo. In queste settimane stiamo organizzando delle videoconferenze con i nostri ragazzi, un po’ per mantenere il gruppo, ma anche per cominciare a ragionare in merito all’anno prossimo. Da quello che è emerso finora i ragazzi sono contenti della nostra idea di voler riconfermare la rosa in toto. Una cosa che stiamo notando è che i nostri ragazzi sono molto stanchi: il futsal manca a tutti noi, e non vedono l’ora di tornare in campo”.

AZIONE A 360° - Pagliacci ha parlato del prossimo anno, ma non solo. La Tevere Roma ora si sta impegnando molto nel sociale, aiutando le persone in difficoltà in questo periodo di crisi. “A margine della riconferma della rosa, non abbiamo intenzioni di rimanere fermi sul mercato. Anzi io e il presidente Beccafico stiamo lavorando per andare a trovare degli innesti per la prossima stagione, e abbiamo già una trattativa con un giocatore che noi riteniamo fondamentale per il nostro progetto. Per ora chiaramente non diremo nulla, ma questo è il simbolo di una società impegnata al massimo. Un altro aspetto che stiamo portando avanti è anche un importante lavoro nella promozione sociale: la Tevere Roma si sta impegnando a 360° anche in questo momento molto delicato, e la cosa ci rende molto orgogliosi”.

Giuseppe Nebbiai

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