Perché il Futsal sta diventando importante come il calcio tradizionale in Italia?
Ebbene sì: il calcio a 5, detto anche calcetto, ha un nome proprio – Futsal - e una storia interessante che, sebbene non sia antica e illustre come quella del calcio a 11, vale la pena conoscere, e che l’ha portato a diventare una realtà sportiva molto importante.
Il Futsal dal 1987 è affiliato FIGC e riconosciuto dal CONI così come dai più importanti bookmaker internazionali, che a fianco delle loro tradizionali quote sul calcio propongono servizi di betting anche sul Futsal.
Le origini del Futsal
Il Futsal nasce negli anni ’30 a Montevideo, dall’intuizione di un insegnante di Educazione Fisica Juan Carlos Ceriani Gravier. Dato che non era semplice programmare delle partite di calcio tradizionali a causa degli spazi richiesti e del numero di giocatori, Ceriani ebbe l’idea di organizzare un gioco con le stesse regole del calcio, ma in spazi più piccoli, e con squadre di 5 elementi (4 giocatori e un portiere). Anche il tempo della partita fu concentrato in soli 40 minuti e le porte, ovviamente, ridotte a soli 3 metri per 2 di altezza.
Fu un grande successo. Il Futsal si diffuse moltissimo in Sud America e soprattutto in Brasile. Fu proprio qui che nacque la prima Federazione Nazionale e venne organizzato il primo campionato ufficiale nel 1949. Il 1982 fu l’anno della prima Coppa del Mondo, che il Brasile vinse contro il Paraguay di fronte a un pubblico di ben 12.000 tifosi. E la FIFA non poté far altro che riconoscere ufficialmente lo sport nello stesso anno.
La diffusione in Italia
In Italia la Federazione Nazionale, affiliata FIGC, nasce solo nel 1987. Lo sport, dopo i primi periodi pioneristici intorno agli anni Sessanta, si diffuse in Italia agli inizi degli anni Ottanta. Le prime strutture nacquero intorno a Roma e ai circoli sportivi locali, che riconvertivano superfici quali campi da tennis a questo scopo. La moda del “Calcetto” si sviluppò nella capitale, tanto che per lungo tempo le squadre migliori d’Italia provenivano dall’area intorno a Roma, e ancora oggi il Centro Italia ha un peso importante in questo sport.
Dell’importanza del Futsal in Italia ne parlano i numeri. Le statistiche ci dicono che oltre quattro milioni di giocatori amano praticare lo sport e ci sono ben 20.000 impianti attivi. La federazione conta oltre un milione di tesserati e 60.000 squadre. Sono numeri che ci parlano di un fenomeno di massa, di costume (c’è anche la nostra rivista!), e che muove delle cifre importanti, sia nella sua gestione sia nell’indotto.
Perché il Futsal piace così tanto?
Per cinque buone ragioni: le stesse che ne hanno decretato il suo successo in primo luogo.
- E’ uno sport che tutti possono e amano fare: tutti in Italia giocano o hanno giocato a calcio in vita loro, e quindi si trovano bene a praticare un gioco (anche se più in piccolo) che segue le stesse regole che ben conoscono.
- Le squadre sono ridotte e si organizzano in fretta. Mentre trovarsi per una partita a 11 è molto complicato, organizzare una squadra di calcio a 5 è facilissimo: e si può creare molto facilmente una squadra con i colleghi di lavoro o gli amici.
- Le partite richiedono poco tempo. In quaranta minuti si fa una partita regolare: con la preparazione e la doccia dopo la partita si raggiunge l’ora e mezza. Come andare in palestra, ma più divertente, proprio perché lo si fa con amici.
- Il Futsal è davvero molto avvincente. Veloce, ricco di azione, animato: insomma, è proprio divertente, e tutti i membri della squadra giocano davvero per tutto il tempo – ecco perché le partite devono essere più corte!
- Si fa un sacco di attività fisica di tipo diverso. Dato che si tratta di azioni veloci ma ripetute per un tempo abbastanza prolungato, c’è sia sforzo aerobico sia anaerobico, e quindi il Futsal rappresenta davvero uno sport completo, e molto adatto per mantenersi in forma.
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