History Roma 3Z, Zaccardi: "Dopo 42 anni sono ancora qui. Bisogna avere il coraggio di cambiare e correggersi"
Ed anche la stagione numero 41 è quasi in archivio. Si può dire sicuramente che Luciano Zaccardi è una delle poche figure che fanno Calcio a 5 da quando il Calcetto è entrato nella FIGC nel 1983, vivendo in prima persona i passaggi dalla terra rossa, con porte più grandi, al Futsal di oggi con Palazzetti, tante categorie e le dirette TV.
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“Sofferta sicuramente, infatti la matematica salvezza è arrivata solo all’ultima giornata, dopo una stagione faticosa ma nello stesso entusiasmante per le tante gare fatte in trasferta (4 in Emilia, 2 nelle Marche, più Grosseto, Terni e Prato) affrontando grandi squadre, ben organizzate in strutture coperte anche di grande livello, che ti fanno crescere e ti fanno capire come Roma sia ancora molto dietro con le strutture indoor per il Futsal e per tante altre discipline, che non hanno la giusta location per sviluppare un progetto a lungo termine.
Dal punto di vista Tecnico è emerso sicuramente che un qualcosa in più nella rosa bisogna averla per stare un più sereni. Noi di certo avevamo una bella rosa per la B, ma nella A2 bisogna essere più attrezzati. Inoltre non avevamo stranieri, che possono apportare un po' di esperienza in gara”.
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“Credo che l’History sia ancora la società che detiene più titoli giovanili, ma in questo settore bisogna avere la pazienza di far lavorare bene gli atleti del futuro e non puntare ad un risultato immediato. L’obiettivo deve essere quello di creare, giorno dopo giorno, delle basi interessanti che portino poi risultati a lunga scadenza. Certo dopo le vittorie dello scudetto Under 17, delle due Coppe Italia e della Supercoppa con l’Under 19 di Simone, che ha subito dimostrato il suo grande valore in altra sede, non è entusiasmante non vedere le giovanili in zona play off. Massima fiducia ai nostri mister delle giovanili, che stanno già lavorando per fae in modo che il giorno delle grandi vittorie non sia molto lontano”.
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“Il settore di base ha un grande valore per qualsiasi società. Non c’è futuro se non si creano le fondamenta da sotto con serietà, divertimento e serenità. Flora e Roberta hanno da sempre dei manifesti affissi al campo che recitano “ chi pensa di avere un figlio campione ha sbagliato società”. Qui o si vince o si impara ed i nostri ragazzi per anni hanno imparato tanto. Poi, piano piano, nella crescita acquisiscono ciò che gli è utile per le attività della agonistica”.
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“Chi mi conosce bene sa che non sono un tipo ambizioso e che se dopo 42 anni sono ancora qui, ma molto stanco, è perché cerco di rimanerci nel tempo e non essere solo una meteora. Sono tante le cose che si possono sbagliare e quindi bisogna avere il coraggio di cambiare e correggersi. In vista della prossima stagione vi saranno dei cambiamenti sempre nell’idea di migliorare a livello organizzativo. Noi, come tutte le altre società, vogliamo un Calcio a 5 indoor, ma Roma è davvero carente su questo aspetto, perché le strutture sono poche e le discipline tante. E’necessario che questo aspetto venga analizzato più a fondo, ma troppo spesso si ragiona solo di sabato in sabato”.
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