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Final Eight 2015 | L'Asti c'è, Acqua&Sapone fuori: Duarte e Cuzzolino, stati d'animo opposti

 26/02/2015 Letto 562 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    FINAL EIGHT 2016





La terza sfida dell'incipit di Final Eight tra la squadra campione in carica e l'Asti convoglia incredibilmente, fin dal primo minuto le sorti del successo dalla parte della squadra di Polido fresca detentrice della Winter Cup. La sfida termina sul 6-4 a favore dei virtuali padroni di casa proprio quando si sarebbe potuta trasformare in parità. Bellarte sfoggia tre diversi portieri di movimento: qualcosa si muove ma non è abbastanza per lo meno rispetto scadere del tempo regolamentare. La sapiente scelta del filosofo risulta potenzialmente e in atto in sé e per sé penalizzante.

CUZZOLINO - “Nel primo tempo non abbiamo giocato, siamo scesi in campo senza la giusta grinta, non sembravamo una squadra. Avevamo davanti una signora squadra. Nel secondo tempo il gioco è cambiato, non a caso abbiamo segnato con l'uomo in meno. La causa della sconfitta? Un po' la sfortuna, un po' colpa nostra. Siamo consapevoli che sarebbe potuta andar meglio. Prendere subito il 4-0 ti fa sentire perso. Di questo il merito è stato loro, la colpa nostra. Visto il risultato già incamerato, il loro gioco si è poi fatto rilassato. A Murilo sul finale si è girato il ginocchio, non possiamo pronunciarci sull'entità dell'infortunio. In ogni caso, si trattava di una partita secca, nella quale contava, conta più il cuore che il fisico”.

DUARTE – Abbiamo approcciato bene la gara, siamo una squadra che ha fame di vincere e per questo abbiamo giocato così. La ripresa tutto da rifare? Sì e no, perché non è facile difendere tutto il tempo contro una squadra che fa così bene il portiere di movimento. Credo però che sia la strada giusta. Se vogliamo vincere qualcosa dobbiamo imparare a soffrire. La Lazio è una squadra molto ostica, ha un grande allenatore e un gran gruppo. Dobbiamo metterci tutto quello che abbiamo messo oggi: se sarà così faremo una grande partita. Non so se siamo i favoriti, però siamo una grande squadra creata per vincere”.


Diomira Gattafoni e Matteo Santi



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