Olimpus, l’approccio di Fabio: “Unire calcio e futsal aiuta lo sviluppo tecnico dei ragazziâ€
Il responsabile tecnico della scuola calcio dell’Olimpus Roma, Simone Fabio, ci racconta in che modo il calcio e il futsal possano portare benefici nello sviluppo tecnico e cognitivo di un giovane calciatore. La società Blues è da anni un modello da seguire in ambito giovanile, come dimostrato dai buoni risultati raccolti e, soprattutto, dalle figure altamente specializzate che ne compongono la struttura tecnica, come lo stesso Simone Fabio.
Simone, parlaci del tuo ruolo all’interno della Società e, in breve, degli obiettivi che vi siete prefissati
“Arrivo all’Olimpus come responsabile della metodologia dell’attività di base. Come responsabile tecnico federale cerco di sfruttare al meglio le sinergie funzionali alla crescita tecnica dei giovani calciatori tra calcio a 5 e calcio. Per questo l’Olimpus rappresenta un club perfetto alla crescita di bambini e ragazzi. L’obiettivo è di creare un’area di apprendimento che sia idonea alla libera manifestazione del talento di ognuno dei giovani calciatori Olimpus. Tecnici e dirigenti lavorano affinché questo venga garantito in tutte le attività, dagli allenamenti settimanali ai confronti in gare e tornei, in cui le esperienze di gioco rappresentano una chiave fondamentale allo sviluppo dell’autonomia di bambini e ragazzi”.
Addentrandoci in campo, quali sono le peculiarità e le metodologie del lavoro con i ragazzi?
“Negli allenamenti le linee guida metodologiche prevedono una condizione induttiva al fine di sviluppare fantasia e libera partecipazione al gioco. Chiaramente è tra gli obiettivi dello staff tecnico far sì che questa libera esplorazione venga guidata con riferimenti idonei alla fasce d’età coinvolte. Numeri e spazi ridotti del calcio a 5 vengono utilizzati nel programma tecnico dell’attività di base Olimpus, anche se i gruppi squadra partecipano a entrambi i campionati. Questa scelta è stata pensata proprio per dare più esperienza possibile alle nostre squadre, sperimentando anche modelli di gioco. Diverse discipline a confronto permettono sviluppi cognitivi importanti. Basti pensare che le caratteristiche del calcio a 5 aiutano a includere tutti i partecipanti anche se di livello di apprendimento diversi tra loro. Questo per noi significa modulare l’eustress cioè quel principio che vada a stimolare i diversi bambini e ragazzi in chiave positiva. Ognuno di loro ha bisogno di un approccio diverso per sviluppare il potenziamento delle proprie affordances e aumentare il proprio livello di auto efficacia, ma anche per conoscere problemi in situazione di gioco da risolvere attraverso le conoscenze acquisite in attività”.
La Società crede molto nel settore giovanile
“Come Olimpus stiamo creando un percorso dedicato alle Academy, condividendo con club amici linee guida e modalità di apprendimento sfruttando le caratteristiche del calcio a 5 come veicolo formativo”.
La pandemia ha creato tante difficoltà, come avete lavorato finora e quali possono essere le chiavi per uscirne?
“Riguardo la situazione in essere che ha portato tante difficoltà alle attività sportive, pensiamo di poter superare questo periodo presto grazie alla collaborazione di tutti i tesserati e delle loro famiglie, perché soprattutto nelle difficoltà lo sport ci insegna che non mollare mai ti permette di diventare sempre più grande. Siamo consapevoli di poter lavorare con uno strumento di trasmissione valoriale immenso ed è giusto che facciamo il massimo finché questo venga garantito a più bambini e ragazzi possibili”.
Alessandro Pau
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