Speciale promozioni, il ritorno del Saviatesta Mantova: "A Cesena ho capito che ce l'avremmo fatta"
Lo scontro diretto contro il MestreFenice aveva blindato virtualmente la promozione, ma con la vittoria di Lecco è arrivata anche la matematica. Il Saviatesta Mantova torna in Serie A dopo appena un anno nel torneo cadetto. Un traguardo raggiunto al termine di una cavalcata straordinaria e di un testa a testa emozionante contro la compagine orange. “Dopo la retrocessione dello scorso anno – spiega il tecnico virgiliano Pino Milella – con la società ci eravamo ripromessi di fare di tutto per tornare nella massima serie. Lo scorso anno avevamo avuto la certezza di giocare in Serie A solo ad inizio agosto con il roster per l’A2 già allestito. Sapevamo che sarebbe stata dura, abbiamo aggiustato un po’ le cose a dicembre ma non è bastato. In estate la società mi ha messo a disposizione una squadra competitiva per farcela. Ad obiettivo raggiunto il primo pensiero è stato proprio per la società, per quello che ci eravamo ripromessi”.
UN PUNTO DI SVOLTA - Un campionato sempre al vertice, tranne un piccolo sorpasso subito ad inizio del girone di ritorno: “C’è un punto di svolta – ammette mister Milella – Dopo il pareggio di Cesena abbiamo subito perso la vetta. Avevamo subito qualche gol di troppo e con lo scontro diretto distante ancora molte partite, ci siamo ripromessi di dare una svolta. Il calendario ci ha proposto molte trasferte durissime, ma da Cesena in poi abbiamo concesso poco più di un gol a partita. Il nostro obiettivo era di arrivare alla sfida decisiva ancora artefici del nostro destino. Ma nelle gare successive a quella di Cesena ho capito che ce l’avremo fatta”.
IL SEGRETO – Tanti i fattori che contribuiscono alla vittoria di un campionato. Mister Milella spiega: “In primis voglio fare i complimenti al Mestrefenice. Fino allo scontro diretto le nostre due squadre hanno conquistato tantissimi punti. A mio modo di vedere la differenza l’ha fatta l’aver in roster alcuni giocatori abituati a questo tipo di campionato di vertice e qualcuno di categoria superiore. Questo aspetto mi lasciava tranquillo in vista della sfida decisiva, che poi ha confermato il mio pensiero”.
IL FUTURO – Un anno di purgatorio ed ora il Saviatesta Mantova è di nuovo in paradiso: “Abbiamo raggiunto la matematica – conclude il tecnico virgiliano – ed ora ci incontreremo con la società per iniziare a lavorare per il futuro. Bisogna avere le idee chiare e capire quello che si vuole fare. Con la categoria certa, la programmazione è certamente più facile ed abbiamo tempo per valutare il da farsi. Abbiamo un’ossatura della squadra dalla quale ripartire, che renderà il lavoro più facile”.
Ufficio Stampa Divisione C5
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