Cures a caccia della finale, Carmosino: “Significherebbe coronare mesi di lavoro”
Per la seconda volta in due anni, il Cures è a un passo dalla finale playoff. Se nella scorsa stagione il sogno dei bianconeri si arrestò proprio al penultimo atto, questa volta la squadra allenata da Leonardo Romagnoli vuole accedere alla finalissima per la Serie A2.
IL MOMENTO DELLA VERITÀ - Nel primo round della semifinale, disputato lo scorso sabato a Mondragone, il Cures è tornato dal campo dell’Olympique Sinope con un pareggio per 5-5: “È stata una vera battaglia, fino all’ultimo - afferma Jacopo Carmosino, autore di una delle cinque reti ospiti - Il risultato ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché dovevamo fare molto meglio: abbiamo commesso troppi errori non da noi, soprattutto in fase difensiva, e questo ci è costato caro”. Sabato, tra le mura amiche del Palasport di Fiano Romano, andrà in scena il decisivo match di ritorno: “Sarà una finale anticipata - sentenzia Carmosino, presente in rosa fin dai tempi della C2 -. Giocare in casa ci dà una spinta in più, ma serviranno concentrazione e tanto cuore. Dovremo alzare il livello, correggere gli errori dell’andata e imporre il nostro gioco fin dal primo minuto. Passare il turno significherebbe coronare mesi di lavoro”. In questo percorso, il Cures ha eliminato formazioni di spessore, dimostrandosi, ancora una volta, all’altezza dei palcoscenici più importanti: “Il vero fattore determinante è il gruppo: nei momenti difficili, ci siamo sempre compattati, ed è lì che si costruisce qualcosa di speciale”, conclude Carmosino.
Paolo Trotta
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