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La carica del PalaCatania e l'energia della Meta: Finals scudetto ancora col Napoli

 17/06/2025 Letto 188 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    META CATANIA





Una squadra pazzesca quella rossazzurra che senza Bocão, Dian Luka, Anas, Tornatore e il rosso a Salamone in partita non molla e travolge ai supplementari Genzano. Adesso Finale Scudetto ancora contro Napoli. Un boato pazzesco e la sirena a sancire una vittoria pazzesca. La Meta Catania batte Genzano dopo una gara infinita, terminata ai supplemtari per 8-5 sospinta dai 4 mila del PalaCatania. Meta Catania che approda in finale scudetto la seconda consecutiva, la terza negli ultimi 5 anni.

PRIMO TEMPO - Obiettivo finale e la grande cornice di pubblico del PalaCatania parla chiaro. 4 mila indiavolati a sostenere una Meta Catania che anche senza Bocão, Dian Luka e Tornatore voleva sognare. Primo tempo bello, intenso, nervoso nel finale ma con una Meta Catania sopra di due reti. Partiva bene la squadra di Juanra con Silvestri difensore ovunque e subito gol sfiorato con Podda dopo 3 minuti, prima della rete di Salamone bravo e lesto a sfruttare una grande magia assist di Anderson. Genzano usciva fuori provava a venire su ma Siqueira era sicuro due volte sulle Nem e Micheletto. La botta di Turmena era in porta ma in traiettoria purtroppo Pulvirenti intercettava. Nel finale la super parata, anzi due di Siqueira su De Oliveira e Silvestri, grande partita la sua, su Nem. Tutto prima del boato del PalaCatania sulla giocata sontuosa del capitano Carmelo Musumeci che serviva un tiro-cross per la diviazione di Anderson, 2-0. PalaCatania in visibilio e gara che tornava nervosa con falli al limite e gialli per Micheletto e di coach Marin.

SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa subito piede sull’acceleratore della Meta Catania: Podda ispirato scaldava le mani di Di Ponto e sul calcio d’angolo Silvestri al posto giusto siglava la rete del tre a zero ciliegina sulla sua prestazione. Ma oltre futsal è imprevedibile: Marin buttava subito il power play: Nem accorciava.subito,  Pulvirenti sfiorava la quarta rete prima, ma ancora Genzano chiudeva la seconda rete con Brunelli. La Meta Catania soffriva l’uomo in piu’, come nella beffa Coppa Italia, e ancora Genzano metteva in parita’, autorete di Turmena, una partita assurda. La Meta Catania sospinta dai 4 mila non mollava e rimetteva la testa sotto e soprattutto con Pulvirenti tornava sopra con un super gol di Luis Turmena. Gara infinita perche’ Genzano ancora col power play si procurava il rigore del 4-4 trasformato da Micheletto nonostante Timm tra i pali. Al danno la beffa del rosso a Salamone e Meta Catania in carenza totale di organico. La doccia fredda? La baraonda che veniva fuori: rosso a Timm e Micheletto e nervi alti tra coach Juanra e Marin rosso anche a loro due. Supplementari. Extra time da nervi, testa e gambe con il PalaCatania gelato dal gol di Siddi. Qui usciva fuori una Meta Catania unica, potente con cuore e risorse infinite trascinata da tutti: temeraria e aggressiva cosi il rosso a De Oliveira e dopo dieci secondi la “sentenza”Pukvirenti gol del 5-5. Genzano tornava a pressare col power play ma stavolta veniva castigata da Siqueira parabola a fare esplodere i tifosi rossazzurri, 6-5. Tiratissimo l’ultimo supplemtare: Genzano provava ma.la Meta Catania era un muro e a tre dalla fine ecco lo.scatto e il gol da urlo ancora di Turmena, partita pazzesca del brasiliano che in lacrime esultava, 7-5. Non aveva piu’forze Genzano e alla fine gloria anche per Anderson, 8-5 prima della.sirena dell’apotesi. Vittoria epica, da annali ed ennesimo capitolo dellw storia rossazzurra della Meta Catania che vola in finale scudetto per difendere il tricolore ancora contro Napoli.

 Ufficio Stampa Meta Catania




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