Pulvirenti e Bellobuono: giù i cappelli! Skills da giocatori di caratura internazionale
Tradizionalmente, l’esterofilia ha sempre contaminato qualsiasi sport, stimolandolo e accrescendolo, anche se fin troppe volte chi ne ha abusato non è riuscito a vedere il talento nostrano. L’impresa della Nazionale di Salvo Samperi nel doppio confronto col Kazakhstan che ci ha regalato un’altra partecipazione ad EURO 2026, consacra due italiani doc a livello internazionale, che fa rima con mondiale.
IL NUMERO UNO - Da tre annate a questa parte Bellobuono è un creator di hype: protagonista nella storica Coppa Italia del Real San Giuseppe di Scarpitti capace di sovvertire ogni pronostico, numero uno di nome e di fatto con il Napoli Futsal. Con i suoi pazzeschi interventi, sia a Fasano che ad Astana, compresi due tiri rigore parati, Jurij ha riportato il ruolo portiere alla sua primordiale qualità: chi l’ha detto che un estremo difensore deve necessariamente essere uno con i piedi super educati, da playmaker? Non si contano gli interventi decisivi dell’asso Azzurro, con i piedi e con le mani, con quello senso della posizione da esempio per tutti. Nel barrage per EURO 2026, Bellobuono è andato oltre, ha stravinto il confronto con Higuita, altra tipologia di portiere per carità, ma l’iconico kazako ci ha provato in tutti i modi a segnare all’Azzurro, non c’è mai riuscito.
TUTTOFARE - Neanche gli esagerati esterofili sono riusciti a adombrare la stella cometa della nostra Serie A, da due stagioni a questa parte. Sì, Giovanni Pulvirenti: fin troppo sottovalutato. Gol all’andata da consumato pivot, bisognerebbe chiedere a Salvo Samperi il minutaggio del tuttofare siciliano ad Astana, a sensazione siamo ben oltre i 20 minuti effettivi. Oltre venti minuti a correre di qua e di là, in tutte le direzioni del campo, attivissimo sia in fase offensiva che difensiva. Si è trovato di fronte un Edson che rubava l’occhio a ogni pallone che toccava, Douglas e Leo - autentici mostri sacri che hanno scritto la storia di questo sport - non ha battuto ciglio, performando alla stragrande e dimostrando di essere alla pari. Jurij e Giò, Giò e Jurij, solo alcuni esempi: anche noi adesso possiamo urlare al mondo intero di avere due signori giocatori, portiere e tuttofare, di caratura internazionale, che non devono temere nessun confronto: più di qualcuno lo immaginava osservando bene la Serie A, ora è sotto gli occhi di tutti. Esterofili e non.
Redazione C5 Live
Articoli correlati



