Corinaldo, Morganti e lo stop col Prato: "Se vogliamo stare al passo dobbiamo alzare l'intensità"
Lo guardi giocare e pensi: “Ma davvero sono solo tre mesi che gioca a calcio a 5?!” Lui, Luca Morganti, classe 1992, calciatore fino alla scorsa stagione, è la vera sorpresa di questo campionato. Intelligenza, carisma, disciplina, forza atletica, ma, ancor più, forza mentale, tutte doti che gli hanno permesso di integrarsi al meglio in una realtà come la nostra, e dare il suo grande apporto alla causa. Gli abbiamo domandato il suo punto di vista sull’incontro di sabato scorso con il Montebianco Prato.
MORGANTI - «Dopo un primo approccio non ottimale, abbiamo alzato il baricentro e ce la siamo giocata a viso aperto, duello su duello, fino alla fine. Il primo tempo possiamo recriminare di non aver fatto gol su un paio di grandi occasioni. La cosa che mi è piaciuta di più è stata senza dubbio il fatto che, nonostante il risultato, non abbiamo cambiato il nostro atteggiamento e modo di giocare. Abbiamo la necessità, però, se vogliamo stare al passo con la categoria, di alzare costantemente nel quotidiano l'intensità psico/fisica. Nel complesso, durante la gara, il Prato ha fatto valere il suo maggior tasso tecnico e atletico. Lasciami fare una menzione particolare per Manu Pettinari che fino ad ora non aveva giocato nemmeno un minuto, ma che nel quotidiano si allena sempre al 100%».
Ufficio Stampa Calcio a 5 Corinaldo
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