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Chiereghin affronta un'Odissea così: "Giovinazzo, niente rischi. Uniti si vince"

 04/05/2017 Letto 817 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Redazione
Società:    GIOVINAZZO





Dentro o fuori. Non ci sono molti calcoli da fare a Giovinazzo, nel quarto di finale dei play-off per la promozione in serie A2. Vincere o vincere, non esiste alternativa. Il 4-3 all’Assoporto Melilli, brutto ma vitale, ha dato ossigeno e fiducia a Roberto Chiereghin e a tutti i ragazzi. Sull’1-3 per i siciliani, tutto sembrava andato a carte quarantotto. Invece, per cuore e per coraggio, e per un’innata capacità di risorgere quando tutto sembra perso, il Giovinazzo C5 è ancora vivo:


CONCENTRAZIONE ED EQUILIBRIO - «È stata la vittoria del cuore, di un gruppo di ragazzi che ha saputo gettare il cuore oltre l'ostacolo, la partita e la squadra che mi aspettavo di incontrare», ha detto il tecnico che sabato pomeriggio, con fischio d’inizio fissato alle ore 16.00, si giocherà l’accesso in semifinale contro l’Odissea 2000. Un sodalizio, quello di Rossano Calabro, diretto da «Sapinho Zanatta, un grande allenatore. Lui – afferma Chiereghin – sa benissimo che, roster alla mano, la sua squadra ha qualità e valori tecnici sicuramente superiori. In questo genere di partite, però, non bastano solo quelli». I calabresi dell’Odissea 2000, inoltre, dopo aver travolto (13-3), un Futsal Barletta non al massimo, «arriveranno molto più riposati, noi invece più provati dalla battaglia con l’Assoporto Melilli, che ci ha visti sempre rincorrere il risultato. Ci stiamo ancora leccando le ferite, - ammette il tecnico - purtroppo oltre a Marzella, Morgade e Rafinha che si sono allenati a parte per tutta la settimana, si è aggiunto anche Cutrignelli per un problema alla schiena. I tre ragazzi hanno continuano per tutta la settimana a fare terapie con l’obiettivo di cercare di risolvere problemi di non facile soluzione e sono stati costretti a fare un lavoro differenziato che, per l’intera squadra, non è proprio il massimo». Ma sabato pomeriggio conterà solo vincere: «Dobbiamo fare la nostra partita, non dobbiamo rischiare. Serviranno concentrazione ed equilibrio», prosegue l’allenatore giovinazzese che non è tipo da farsi trascinare dalla corrente dell'entusiasmo che si respira in città. «È una partita importante e ci dobbiamo arrivare determinati. Credo anche che il pubblico ci seguirà ancora di più di quanto già non abbia fatto nel resto della stagione. Noi siamo pronti». La dedica conclusiva è proprio ai tifosi, che «sono stati molto importanti» e che «sabato pomeriggio dovranno applaudire e dare la carica anche nei momenti difficili. Non è ancora finita, abbiamo un gran bisogno del nostro pubblico. Prima di ogni partita il nostro urlo è: “Uniti, si vince”. Ecco, tutti insieme, sempre più numerosi e rumorosi, per cercare di scrivere un'altra pagina di storia del calcio a 5 di Giovinazzo».


Matteo Guerra



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