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Serie A, quand'è che anche te ci regalerai Zicky Té, Afonso Jesus o Tomas Paço?

 07/02/2022 Letto 1410 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





E pensare che c’era un Portogallo che fino al 2014 aveva collezionato al massimo due semifinali europee, impaurito e terrorizzato quando incontrava l’Italfutsal, mai veramente competitivo nonostante la nascita di un giocatore Magico di nome Ricardinho. Poi uno switch raccontato nei minimi particolari da Jorge Braz, durante la settimana del futsal in rosa, a Bari, qualche anno fa. Era il 2018. Invasione nelle scuole, rastrellamento a tappeto di talenti da far crescere nei settori giovanili, prima di completare il percorso formativo direttamente nella Liga Placard, giocando naturalmente, con un minutaggio accettabile e senza scaldare le panchine della Serie A portoghese.

COSI’ mentre Spagna, Italia e Russia (chi in un modo, chi in un altro) giocavano a nascondino con il famigerato ricambio generazionale, paventato ma mai attuato, oppure con la vetusta strategia di naturalizzare qualche brasiliano che passava per caso da quelle parti, in Portogallo si scriveva la storia: due Europei e un Mondiale di fila in quattro anni, un’impresa unica, da “Valienti e Immortali”, come ha titolato A Bola il giorno dopo il trionfo di Amsterdam.

RICARDINHO era solo in tribuna alla Ziggo Dome. Ha guardato quella banda di pischelli ribaltare Spagna e Russia con una serenità inaudita, da vecchi mestieranti. Tanto in campo c’era Zicky Tè, uno che a 20 anni decide la partite da solo: Champions, Europei o Mondiali fa lo stesso. Tanto in campo c’era Tomas Paço, uno sbarbatello di 21 anni che ha fatto tutta la trafila delle nazionali prima di guidare l’ennesima rimonta contro l’arcaica Russia, un’Armata Rossa che in venti anni ha collezionato 5 finali continentali e 0 titoli. Tanto in campo c’era Afonso Jesus, 24 anni e 4 reti a Euro 2022. Tanto in campo c’erano Erick e Miguel Angelo. Che alzano un po’ la media, ma arrivano uno a 26 e l’altro a 28 anni. Lo stesso Pany Varela di anni ne ha 32, ma è in nazionale da più di un lustro.

COMPLIMENTI PORTOGALLO standing ovation. Ma anche tanta invidia. Possibile che nascono solo lì talenti, possibile che solo lì li fanno giocare e non poltrire in panca soltanto per presentare Under in lista? Quand’è che anche la nostra amata Serie A, che nel frattempo sta aumentando solo l'età media del campionato (sfondato il muro dei 31), capirà che quella è la linea di seguire? 

Redazione C5Live





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