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Luciano Zaccardi dice basta: lettera aperta a Club e AIA

 07/02/2023 Letto 1028 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Redazione
Società:    HISTORY ROMA 3Z





A seguito dell'ennesima gara condizionata in maniera evidente da una direzione arbitrale insoddisfacente, mi trovo costretto a dire basta! Non è possibile che siano sempre le società a rimetterci. Le stesse società che compiono enormi sacrifici per portare avanti tutte le attività, vanificate da “distrazioni” che poi non vengono mai valutate.
La gestione dei cartellini e delle gare spesso viene determinata non da un giudizio tecnico, ma da una volubilità personale del direttore di gara. Scelte che poi indirizzano partite, decidono risultati e influiscono in maniera pesante sulle classifiche e sui traguardi raggiunti.
Non so quello che pensano i miei colleghi, ma arrivati nel 2023 non capisco perché l'operato di un direttore di gara non possa mai essere discorso di confronto o essere giudicato dalla stesse società, anche per aprire quel dialogo fondamentale per la crescita di tutto il movimento.
Un pagellino compilato dai club nel dopo gara potrebbe essere un modo di capire cosa non funziona nella gestione delle partite. Un pagellino da inviare sia all'AIA che alla Divisione e che possa servire anche per valutare l'andamento degli arbitri da un altro punta di vista. Così come una squadra può incappare nella retrocessione in una categoria inferiore, lo stesso dovrebbe accadere per direttori di gara che non si dimostrino all'altezza di un palcoscenico prestigioso come quello del campionato nazionale. Anni e anni di partite hanno dimostrato che il solo giudizio dell'osservatore arbitrale non è servito per la crescita e la formazione degli arbitri stessi, che spesso utilizzano cartellini come armi e non come strumenti per sanzionare comportamenti fallosi o scorretti.



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