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Alessio Grassi saluta il Grande Impero: “Porterò tutti nel cuore. Futuro? Deve valerne la pena”

 22/05/2024 Letto 682 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    ATLETICO GRANDE IMPERO





La vita gli ha tolto tanto, tantissimo. Quel tragico incidente del 15 ottobre lo ha messo a dura prova, privandolo dell’anima gemella, la sua Mariangela. Ma lui ha saputo reagire, prima di tutto per i suoi figli. Rifugiandosi nell’amore per la famiglia, ma anche nella sua più grande passione: il futsal. E ha sfiorato un piccolo capolavoro con il Grande Impero, portandolo ad assaporare il gusto della Serie A2. Ora per Alessio Grassi è arrivato il momento dei saluti, in attesa della prossima sfida.

“Posso solo ringraziare la società. Dopo tanti anni di settore giovanile, mi hanno dato la possibilità di misurarmi come allenatore di una prima squadra. Una grande opportunità, per questo li porterò sempre nel cuore”. Andare via è tutto fuorché semplice: “Mi dispiace lasciare questo gruppo e persone come Cristiano Petrucci, il Presidente con la P maiuscola. Certi rapporti vanno decisamente oltre il campo”. Più di una semplice squadra: “Il Grande Impero mi ha ridato la voglia di rimettermi in gioco. Tutti i ragazzi hanno tirato fuori qualcosa in più, e lo hanno fatto per me - sottolinea Grassi -. Dopo un girone di andata estremamente complicato, ci siamo ritrovati a lottare per la vittoria del campionato. Non scorderò mai nessuno di loro”.

Quattro anni meravigliosi: “Abbiamo alzato l’asticella, stagione dopo stagione. Eravamo una delle tante in C1, siamo andati vicinissimi alla Serie A2”, rimarca il tecnico. E pazienza per l’eliminazione maturata contro il Cures ai quarti dei playoff: “Il nostro cammino resta favoloso, insieme abbiamo fatto qualcosa di speciale”, sentenzia l’allenatore, che poi non si sbilancia sul futuro. “Prossimo anno? Se dovrò togliere tempo alla mia famiglia e ai miei figli, sarà solo per un bel progetto - conclude Grassi -. Ne deve valere la pena: questa è l’unica cosa che conta. Che sia nazionale, regionale o settore giovanile non importa”. Deve valerne la pena, perché il tempo è prezioso e non va sprecato. Alessio lo sa bene.


*foto Natarelli
Antonio Iozzo



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