Real Fabrica, arriva l’Audax. Lucchetti: “Nessuna gara è scontata. I ragazzi? Orgoglioso di ognuno di loro”
Sta per avvicinarsi il debutto di dicembre per il Real Fabrica. Sabato 7, al PalaAnselmi, la capolista del girone B riceverà la visita dell’Audax, il fanalino di coda insieme al Kappabi Potenza Picena. Un match - sulla carta - alla portata del miglior attacco dell’intera Serie A2 (46 gol), ma che Luca Lucchetti non ha alcuna intenzione di sottovalutare: “Nessuna gara in questo campionato può definirsi facile e scontata - esordisce il tecnico -. Ogni incontro va giocato come se fosse l’ultimo, e i miei ragazzi lo sanno: le partite si vincono dopo averle giocate e l’Audax è una buona squadra, che finora avrebbe meritato qualche punto in più in classifica”.
PIEDI PER TERRA - Oltre alla vetta e al reparto avanzato più prolifico, i falisci posso vantare anche la difesa meno perforata del gruppo B e lo status d’imbattuti. L’allenatore, però, sa che il suo team ha ancora parecchia strada da percorrere nella stagione 2024-25. “La perfezione non esiste - sottolinea il trainer -, e noi restiamo umili anche dopo aver fatto dele gare eccezionali. Questi numeri saranno importanti solo se portati fino all’ultima giornata. La squadra sa bene che ogni partita va giocata con la cattiveria e la fame giusta per portare a casa il bottino pieno”.
IL FOCUS - La lotta per il trono è accesa. Fra il Real Fabrica e la coppia delle inseguitrici Montebianco Prato-Unione Sportiva Russi, infatti, c’è appena un punto di distacco. “Il girone è complicato - dichiara il coach -: ci sono ottime squadre e molti giocatori di livello. Sarà difficile per tutti ogni sabato, su qualsiasi campo, ma vorrei che i miei si concentrassero esclusivamente su loro stessi”. Lo sguardo dei bianco-blucelesti è rivolto soltanto in avanti. “Noi guardiamo in casa nostra e prepariamo ogni gara come se fosse l’ultima, senza pensare a chi abbiamo di fronte. Sono fortunato ad avere una rosa che mi segue in tutto e mi fa divertire molto, sia in campo che fuori. Sono orgoglioso di ognuno di loro”, conclude Lucchetti.
*foto: Fabrizio Passini
Alessandro Cappellacci