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Il MestreFenice ne recupera due per Campo Ligure. "Entusiasmo, ma piedi per terra".

 30/05/2025 Letto 35 volte

Categoria:    Serie A2 Élite
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MESTREFENICE





Alle 20.30 a Campo Ligure primo atto della sfida tra MestreFenice e Cdm Genova. Andata e ritorno, previsto per venerdì prossimo alle 20.30 al Franchetti, per un posto nella finale che potrebbe regalare un sogno. Ma prima ci sono da affrontare i liguri che sappiamo, soprattutto in casa, essere squadra di qualità e difficile da superare. “Contro il Cdm sarà una gara molto difficile per la qualità della rosa avversaria, con giocatori di esperienza e giovani molto bravi,” avverte Granci Moscoso, l’esperto ex Fenice che è stato tra i protagonisti di questa stagione. In campionato da loro abbiamo fatto una prestazione importante a livello difensivo. (Partita poi vinta 3-1 in Liguria lo scorso 28 marzo con la doppietta iniziale di Pires e il gol dalla propria porta di Di Odoardo n.d.a.). Ci aspettiamo una squadra agguerrita che vorrà far di tutto per vincere in vista poi del ritorno. Abbiamo il giusto entusiasmo perché da subito ci siamo concentrati per preparare al meglio questa partita. Ma prima di tutto dobbiamo tenere i piedi ben piantati per terra e avere umiltà”. Quella che Moscoso mostra sempre in campo, esempio di professionalità e fair play. Sabato scorso, e non era la prima volta perché già contro Pordenone in Coppa era stato protagonista di un episodio simile, il nazionale dominicano nel secondo tempo porta palla dopo averla rubata a Cristel. Avrebbe spazio per andare in avanti per un pericoloso contropiede, invece si blocca quando vede l’avversario fermarsi per crampi. “Fatalità è capitato di nuovo a me,” conclude Granci. “Ma è una cosa naturale, perché fa parte del mio credo, del mio essere sportivo”.

IL BORSINO - Mastrogiovanni e Vecchiato che per la trasferta di domani, ore 20.30 diretta sulla pagina Youtube della Divisione calcio a 5, recuperano Sebastiano Di Odoardo e Nicolò Vailati per una rosa quasi al completo, orfana ormai di Luca Mazzon.

Ufficio Stampa MestreFenice

 





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