Una Meta e tanti Melo Musumeci. "Nessun paragone coi due scudetti. Ma questo è stupendo"
Sarà perché i campioni si evolvono sempre. Sarà perché ogni stagione regalano una sfaccettatura diversa del loro talento. Sarà. Ma quest’anno Melo Musumeci è andato oltre le sue qualità, mostrando una leadership mostruosa, da copia e incolla. Il capitano della Meta bi-campione d’Italia ha trasferito la sua insaziabile fame per il successo a tutto il gruppo, entrando nel cuore e nell’anima dei suoi compagni di squadra, trasformando praticamente gli stranieri (e non) in catanesi, a sua immagine e somiglianza.
QUESTIONE DI MENTALITÀ - C’è stato tanto di Melo in Giovanni Pulvirenti e nella sua stagione senza senso da top scorer dei playoff, c’è stato tanto di Melo anche nel game changer Turmena, perfino in Siquiera. Tanti Melo in campo quanti spettatori presenti in un sold out al PalaCatania senza precedenti nelle Finals scudetto. Questione di (invidiabile) mentalità. “Non si possono fare paragoni tra i due scudetti - ci spiega - entrambi difficili. L’anno scorso noi eravamo una mina vagante, in questa stagione ci siamo affermati, non senza difficoltà, perché tutti ci conoscevano e con noi giocavano più duri. Abbiamo fatto una grande regular season arrivando primi, dimostrando ai playoff di meritare questo scudetto. Non abbiamo mai mollato, dimostrando sul campo di essere un grande gruppo. Un aggettivo per il tricolore-bis? Stupendo”. Chiosa sull’Italfutsal, decisa a salire di livello, proprio come ha fatto il Meta Catania. “Con le nazionali è un po’ più complesso perché non c’è il quotidiano, ma noi ci stiamo lavorando. È un ciclo nuovo, le altre nazionali stanno alzando il livello, dovremo fare un grandissimo lavoro anche noi per migliorarci”.
Redazione C5 Live
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