#futsalmercato, Prato sul piede di guerra. Smentita categorica: "Tutto in mano ai nostri legali"
Apprendiamo con stupore dai media argentini delle dichiarazioni rilasciate dai giocatori Sergio Nieto e Santiago Angeloff. Come Prato calcio a 5 smentiano categoricamente che siano state apposte firme false sui contratti, perfezionati in Italia per la richiesta di transfert e tesseramento. L'accordo triennale è stato sottoscritto con cognizione di causa dai due atleti. Una volontà condivisa anche per ammortizzare gli ingenti costi sostenuti per le pratiche di cittadinanza italiana di Santiago Angeloff. Tutti, giocatori e procuratore, erano a conoscenza dell'accordo. Restiamo allo stesso modo esterrefatti di fronte alle affermazioni del club America del Sud, da cui mai abbiamo avuto alcuna richiesta per i nostri giocatori e che negli ultimi mesi ha fatto due volte richiesta di transfert internazionale non tenendo conto degli impegni del nostro club.
LA NOVITA' - La prima richiesta è giunta nei primi giorni del mese di Marzo alla Figc, quando la squadra era in piena lotta playoff. Richiesta ovviamente respinta per la sussistenza di accordi pluriennali depositati. Una nuova richiesta è arrivata invece a fine Aprile, in periodo di playoff, e nuovamente respinta. I due giocatori ci hanno assicurato che non ne erano a conoscenza e che si era trattata di una iniziativa unilaterale della società America del Sud. Ma sappiamo benissimo che per una richiesta di transfer serve un tesseramento depositato e quindi firmato dai giocatori. Non sappiamo se Angeloff e Nieto lo abbiamo fatto, disinteressandosi dell'accordo con il Prato e del momento decisivo della stagione, o se qualcuno ha firmato per loro in Argentina, violando le norme internazionali. Tutti gli accordi presi con i giocatori sono stati rispettati dalla nostra società, ci saremmo quindi aspettati lo stesso da parte dei giocatori. Non abbiamo mai detto che li avremmo svincolati, il nostro progetto sportivo nella prossima stagione era fondato anche sulla loro permanenza a Prato. Siamo stati minacciati più volte di venire diffamati se non avessimo proceduto allo svincolo.
Ribadiamo la nostra serenità per aver rispettato accordi e normative e abbiamo già dato mandato al nostro legale di tutelare il nome del Prato calcio a 5 in tutte le sedi, sportive e non, chiedendo sanzioni internazionali per i due giocatori e per il club America del Sud.
Ufficio Stampa Prato C5
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