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Valutazione metabolica durante le partite delle Nazionali maschili: il caso di studio

 31/07/2025 Letto 77 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Divisione Calcio a 5
Società:    VARIE





La valutazione metabolica negli sport ad alta intensità come indicatore imprescindibile nella gestione dei carichi di lavoro e di recupero. Questo il focus - riportato sull’edizione di luglio del magazine specializzato Scienza & Sport - dello studio condotto sul futsal dall’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI e dall’Area Performance della FIGC, in sinergia con la Divisione Calcio a 5.

CASE STUDY - Durante la fase di preparazione alle qualificazioni dei Campionati Europei 2026, le performance di quattro giocatori della Nazionale maschile di futsal sono state monitorate in fase di attività e recupero tramite la spettroscopia a infrarosso NIRS (Near-Infrared Spetroscopy). Concentrandosi sui marker di ossigenazione muscolare, lattatemia e frequenza cardiaca, l’approccio integrato della NIRS Moxy ha evidenziato i limiti fisiologici della performance intermittente rappresentando il primo contributo applicativo utile alla comprensione dei fenomeni fisiologici nel futsal.

CARDONE - “Abbiamo cercato di analizzare cosa accade dal punto di vista fisiologico - spiega Andrea Cardone, preparatore fisico dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI - e quindi il carico interno dei giocatori di futsal in una gara a tempo effettivo. In collaborazione con la Divisione Calcio a 5, abbiamo avviato un processo di ricerca per identificare il profilo prestativo del giocatore, un primo passo che verrà implementato nel corso del tempo affinché il percorso sia il più completo possibile”.

SCOCCA - “Il lavoro che ha portato alla stesura di questo articolo - gli fa eco il Consigliere Antonio Scocca - è frutto della grande sinergia che la Divisione è riuscita a creare con l’Istituto di Scienza dello Sport, sinergia che si è rafforzata anche con l’arrivo  dell’Area Tecnica di Club Italia. È la prima volta in assoluto che viene fatto un lavoro di ricerca e studio sul modello prestativo nel futsal e l’auspicio è che si possa poi arrivare nel più breve tempo possibile a contenuti metodologici per i corsi  di allenatore di calcio a 5. Ci tengo tantissimo a ringraziare sia l’Area Performance della FIGC che l’istituto di Scienza dello Sport che ci ha sempre dedicato grande attenzione sin dal primo giorno. Grazie alle loro modernissime tecnologie siamo riusciti a fare un qualcosa di impensabile fino a oggi”.

QUI L’ARTICOLO COMPLETO 


Ufficio Stampa Divisione C5





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