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Okasa Falconara, Elpidio è per la terza stagione una Citizen: "Non vedo l'ora di rivedere i tifosi"

 17/09/2025 Letto 77 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    OKASA FALCONARA





Falconara Marittima, Palasport Badiali, venerdì 30 maggio anno domini 2024, ore 21.22. Lo Stilcasa Falconara è sotto per 1-2 a meno di un minuto dalla fine contro il Tikitaka. È gara due delle semifinali scudetto e le citizens hanno già perso gara uno. O si fa un gol o la corsa finisce qui.

La gente prende per mano la squadra e alza i decibel. Miss Giulia ha già ordito il power play e l’azione delle azzurre di casa si fa ficcante. A 30 secondi dal termine la palla perviene sull’out di destra ad Aline Elpidio. La numero 11 però manca inusualmente il controllo e palla finisce fuori. Ci proverà lo stesso alla fine il Falconara senza riuscirci. Alla fine il suo popolo tributerà lo stesso un’ovazione alle proprie beniamine. Che bello è. La paulista fatica però ad allinearsi alle sue compagne. Cerca di nascondersi il viso in lacrime sotto una maglia all’improvviso troppo pesante. E sbaglia. Perché con 16 reti, tanti assist e prestazioni sempre continue Aline ha vissuto una stagione eccellente, forse la migliore da quando è in Italia.

Pescara, Palasport Pala San Giovanni II, domenica 15 giugno anno domini 2025, ore 22.28. L’Okasa Falconara è avanti per 2-3 a 25 secondi dalla fine contro il Pescara. È la gara secca che assegna lo Scudetto. Se le citizens non prendono gol è il secondo tricolore della storia del club. Ana Carolina Sestari compie la solita parata. In due tempi. Con la solita sicurezza. Ma non basta. Non le basta. Ha già fatto due gol. Ma non basta. Non le basta. Serve anche l’assist. E così inginocchiata lancia con una parabola precisa la sua compagna di casa, la sua amiga, la numero 11 del Città di Falconara: Aline Elpidio. La gente con un occhio vede correre la numero 11 verso la porta vuota, con l’altra volge lo sguardo verso il cronometro: 20, 19, 18 secondi… È il pallone più importante dei 30 anni di storia del club di Via Stadio. Inutile negarlo.

Ed è capitato sui piedi della miglior marcatrice stagionale della squadra. Colei che ha avuto la forza e la lucidità di scattare ancora. Oltre la linea avversaria. Nonostante stia difendendo il quinto di movimento avversario da quasi dieci minuti. Troppa grazia, O deo del futsal. Aline quel pallone l’ha sognato per tutta la vita. Avrebbe modo di controllarlo col piede debole, il sinistro. Ma non lo fa, eppure lei potrebbe. E se lo accomoda con l’interno destro sul piattino. Aline lo sa che quel pallone cambierà per sempre la sua storia, quella delle sue compagne, quella della Miss che durante la stagione aveva perso il suo papà. Avrebbe modo di calciarlo con potenza verso la porta vuota. Ma non lo fa, eppure lei potrebbe. E allora lo spinge con quella giustezza che solo i forti hanno ad accarezzare la rete. La paulista stavolta non esulta come in altre frenetiche circostanze. La fatica è tanta e il lavoro è finito. Apre le braccia a chiama a sé il suo popolo. Accorso in massa nella più grande trasferta mai vista nella storia del futsal femminile. Quel popolo che cerca di piombarle addosso per abbracciarla. Peccato o per fortuna che ci siano le reti e i pannelli degli sponsor. E poi si gira. Stremata, ultra felice ma sempre lucida. Mandando un bacio in Brasile dove prima della festa un messaggio è chiaro a tutti. E si piange d’orgoglio. Perché con 32 reti, tanti assist e prestazioni sempre continue, Aline ha vissuto la sua miglior stagione di sempre, da quando giocava bimbetta nei campetti di San Paolo, sognando la gloria. Aline Elpidio, la numero 11, per il terzo anno a Falconara.

Le sue parole: “Questa è la mia terza stagione qui e sono molto felice di rimanere. La scorsa stagione è stata pazzesca e non dimenticherò mai quei momenti, soprattutto la finale. Segnare un gol sotto la nostra curva e esultare con i nostri tifosi è stato bellissimo. In verità è stato molto facile scegliere di nuovo il Falconara. Mi trovo bene qui e spero che potremo fare una buona stagione e regalare gioia ai nostri tifosi. Giocare in casa è sempre emozionante, i nostri tifosi sono speciali e non vedo l'ora di rivederli il 21 settembre. Forza Falconara”.


Ufficio Stampa Okasa Falconara

 





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