Cioli Ariccia, la cura dell’atleta al primo posto. Il fisio Tirocchi: “Prevenzione fondamentale”
Quella che sta iniziando è la terza stagione in cui la Cioli Ariccia ha affidato a Simone Tirocchi il delicato ruolo di fisioterapista del club. Sul piano atletico, avere una figura esperta, apporta senza dubbio vantaggi notevoli e, sul lungo periodo, anche risultati.
TIROCCHI - Quella di Simone Tirocchi è una figura preparata e professionale: “Nasco come osteopata e laureato in Scienze Motorie. Questo percorso mi ha portato a sviluppare un approccio che unisce sempre la parte preventiva e riabilitativa con quella di condizionamento muscolare e di ritorno in campo dopo un infortunio. È un modo di lavorare che guarda al giocatore non solo come atleta infortunato da rimettere in piedi, ma come persona da accompagnare in un percorso di consapevolezza fisica. Con la Cioli Ariccia questo è il mio terzo anno: all’inizio sono entrato come terapista del Presidente, reduce da un intervento importante alla schiena, e da lì il rapporto si è poi esteso alla squadra”.
Il suo lavoro con la Cioli è stato caratterizzato da tappe fisse: “Fin da subito il mio obiettivo è stato anche cambiare la mentalità dei ragazzi. Troppo spesso si pensa al fisioterapista solo quando c’è dolore o un problema evidente, mentre io ho voluto trasmettere il concetto di prevenzione. Significa lavorare in anticipo con rinforzo muscolare, esercizi posturali, scarichi attivi dalle fatiche e, quando necessario, anche programmare insieme al mister giornate di riposo mirato. Sono accorgimenti che fanno una grande differenza, perché riducono i tempi di recupero e abbassano il rischio di infortuni, sia muscolari che traumatici. Un atleta in piena forza e con maggiore consapevolezza del proprio corpo scende in campo più sereno e attento”.
Non solo prevenzione: “Un altro punto fondamentale che abbiamo affrontato riguarda il recupero dagli infortuni. Oggi la letteratura scientifica ci dice chiaramente che il riposo assoluto non è la strada migliore: l’immobilità rallenta i tempi. Al contrario, un recupero progressivo e attivo, fatto anche di esercizi terapeutici e non solo di terapie strumentali, permette una guarigione più rapida e un ritorno in campo con maggior sicurezza”.
I risultati si di un lavoro come questo si vedono: “Quest’anno in particolare, grazie anche alla disponibilità del mister e al lavoro condiviso con il preparatore atletico, siamo riusciti a integrare meglio i carichi di lavoro con la parte terapeutica. Questo ci ha permesso di portare la squadra a una condizione fisica ottimale già dalle prime uscite. Lo si è visto chiaramente in Coppa Divisione contro una corazzata come l’Ecocity Genzano, due categorie sopra di noi: i ragazzi hanno retto fisicamente per tutta la partita, dimostrando tenuta atletica e mentalità”.
Con questa società e uno staff attento, nulla è precluso: “La società, da parte sua, sta dimostrando con i fatti ambizioni importanti. Ogni anno ci mette nelle migliori condizioni per lavorare e lo staff cresce costantemente di livello. Sono convinto che con la passione e la dedizione di tutti, atleti e staff, riusciremo davvero ad alzare l’asticella. Alla fine, il lavoro paga sempre, e questo gruppo ha tutte le carte in regola per dimostrarlo”.
Alessandro Pau
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