Il Russi non se l’aspettava. E neanche la Buldog Lucrezia il sabato prima. Non se l’aspettavano un Corinaldo così spavaldo, quadrato, aggressivo. Un Corinaldo consapevole (e forse questo ha tratto tutti in inganno), consapevole nel conoscere perfettamente quale sia la sua posizione in questo campionato, data soprattutto dall’inesperienza nella categoria. Fatto sta che sabato il Corinaldo conduce per buona parte l’incontro, con il nostro mister Massimo Tinti che legge perfettamente la partita: si va subito in pressione, altrimenti il gigante Russi potrebbe ridurre i suoi in brandelli. La tattica funziona eccome. L’Armata Rossa esegue alla perfezione il diktat del Tenente. Non basterà.

La cronaca la conoscete. Aggiungiamo due riflessioni: la prima, non avevamo mai visto il palazzetto corinaldese così unito nel denunciare le ingiustizie subite e questo ci ha emozionati tutti, che bello giocare per voi, per quest’idea di reciprocità; la seconda: questo Corinaldo nasce dal cuore e dal desiderio e su di loro sta costruendo e affrontando le proprie scelte. Questo Corinaldo osa, ama, vola, dona e se non è questa l’essenza di tutto, che cos’è?

Capitan Campolucci: “Bravi. Solo questo. Devo dire bravi a tutti. Abbiamo riproposto la stessa fame di Lucrezia, la stessa intensità, facendo una partita di altissimo valore, che purtroppo però non ci ha dato punti. Questo è quello che dobbiamo fare, giocare con questa intensità e voglia tutte le partite. Sappiamo di non poter vincerle tutte, tanto meno con squadre più organizzate di noi, essendo alla prima esperienza in questo campionato. Ma questo è ciò che voglio e vogliamo vedere. Bravi, bravi e ancora bravi. Dalla squadra allo staff e per finire i nostri tifosi. Per quanto valga il mio parere sono orgoglioso delle prestazioni di tutti, compatti e sempre in partita. Siamo una grande squadra con un grande cuore, e questo è quello che ci farà arrivare ai nostri obiettivi”. Ora turno di riposo, ci rivediamo sabato 29 novembre con la trasferta a Prato.

Ufficio Stampa Corinaldo

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