Intervista al delegato regionale veneto del calcio a 5, intervistato al Palateatro in occasione della tre giorni della manifestazione.

Villorba (TV) – Se il movimento del calcio a 5 in Veneto in questa Final Eight ha dimostrato di essere ben radicato sul territorio, una buona parte di merito va al delegato regionale Antonio Peron che da anni promuove tante iniziative per sviluppare il calcio a 5 alla radice.

Come ha risposto il Veneto alla Final Eight di Coppa Italia di A2?
“Senza dubbio una presenza massiccia di pubblico, soprattutto nella semifinale di ieri, che ha dimostrato la grande passione del movimento veneto. Aver visto oltre mille persone seguire gli incontri degli ultimi giorni è un motivo d’orgoglio soprattutto perché in campo c’erano sette squadre non di questa regione. Non avevo dubbi, ma il Veneto ha risposto alla grande a questa manifestazione.”

È ancora grande la fame veneta del calcio a 5?
“Ci hanno spesso chiesto di riportare eventi importanti in Veneto, ma sappiamo che l’organizzazione è a cura della Divisione. Ricordo ancora le duemila persone assiepate al PalaFabris di Padova in occasione della Final Eight di A1. Fosse per noi ospiteremo molti di questi eventi, ma c’è una linea politica da rispettare.”

Qual è lo stato del futsal in Veneto?
“Il movimento gode di ottima salute, non dobbiamo solo parlare di numeri ma dobbiamo essere in grado di leggere il loro significato. Avere società con oltre 200 bambini nel loro settore giovanile è motivo d’orgoglio per tutto il nostro movimento. La criticità invece sta in alcune società nazionali che puntano soltanto al successo immediato anziché a creare una base solida.”

Da appassionato, ti è piaciuta questa Final Eight a Villorba?
“Ogni categoria ha delle caratteristiche specifiche, ci sono ottime individualità ma il divario tra le diverse categorie è ancora elevato.”

Dall'Inviato a Villorba (TV)
Nicola Ciatti

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