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Dalla Luparense alla Menegatti Metalli: è Nicola Faccin il nuovo fisioterapista rossonero

 11/08/2015 Letto 981 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MENEGATTI METALLI





Colpo “fuera la cancha” per la Menegatti Metalli che si assicura il supporto di un gran professionista nel campo della fisioterapia e della prevenzione degli infortuni per il quale il curriculum parla da sè. Nicola Faccin classe 1987 è infatti da poche ore ufficialmente salito a bordo. Laureto a Padova nel 2009, ottiene il Master in Sport Physiotherapist dall'Università di Siena nel 2011. Nel 2012 il grande passo con la collaborazione alla Luperense Calcio a 5. Titolare anche dello studio fisioterapico Filanda Corielli sito a Malo che funge da quartier generale. Il resto è storia recente con l'approdo appunto nel mondo rossonero della Menegatti Metalli Calcio a 5. Decisione lampo che ha sicuramente destato curiosità agli addetti ai lavori, eccoci dunque scambiare due parole col diretto interessato.


Ciao Nicola, in pochi giorni un cambio repentino di orizzonti, dalla Luparense alla Menegatti, torni tra l'altro a casa visto che in passato hai già operato al PalaZanè, ci racconti un po' come hai vissuto il tutto in prima persona?
E' stato duro ed inaspettato lasciare la Luparense, ma nella vita e nello sport le cose possono cambiare piuttosto rapideamente. Sono molto felice di aver trovato un accordo in meno di 24h, questo significa che la società ha capito subito ciò che posso offrire e questo mi gratifica molto. La serie A2 non la conosco molto, ma ho seguito alcune partite dal vivo e ho l'impressione che sarà una stagione intensa.

Molti tendono a snobbare il lavoro al di fuori del mero parquet, la cura dei cosìdetti “Intangibles” o dettagli che dir si voglia è invece vista da altri come uno dei dogma chiave per poter tramutare in vincente una stagione, come la vedi?
Come dissi di recente ad un clinic, la prevenzione infortuni è determinante ai fini del risultato. Ovviamente in forma al 100% , ma senza lavoro tecnico-tattico il discorso non cambia, il giusto mix di entrambe le cose molto spesso fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Il corpo umano non è sempre facile da gestire, ma più il suo benessere e la sua cura sono tutelati più saranno i frutti che si raccoglieranno alla fine dei giochi.

Quanto una figura come la tua tende ad affezionarsi alla squadra ed ai giocatori? Tu come la vivi?
Assolutamente impossibile non affezionarsi alla squadra, quando sei in panchina ti senti molto più che un fisioterapista, sei lì dentro al campo e la sensazione è proprio quella che avevo quando giocavo. Mi sono emozionato molte volte sia per le vittorie sia per le sconfitte e mi sento in qualche modo responsabile in entrambi i casi. Poi con alcuni giocatori si è instaurato un rapporto di amicizia è quella poi resta per sempre.

Da alcuni scatti e dalle tue parole “dietro le quinte” si intuisce come tu lasci oltre ad un gruppo di atleti anche un gruppo di amici, su tutti probabilmente Honorio, pilastro della nazionale italiana e della Luparense appunto, leghi qualche ricordo speciale alla sua figura?
Honorio è il calcio a 5! Sono molto affezionato a lui, ricordo come se fosse ieri il suo abbraccio dopo la vittoria della Coppa Italia del 2013 a Pescara. Avevamo lavorato fino a tardi per la messa a punto fisica e per me è il più bel ricordo che ho di questa esperienza nel calcio a 5. Avrei voluto seguirlo fino alla fine nella ripresa dall'infortunio del ginocchio della scorsa stagione, purtroppo peró le strade si sono divise. Gli auguro di tornare il numero uno ma non ho dubbi che ci riuscirà!

Torniamo all'accordo lampo, hai subito avuto modo di intavolare tutte le contrattazioni e in tempo brevissimo accordarti con la società, bene così o no?
Devo dire che sono stato impressionato positivamente dalla semplicità dell'accordo, non è stato così in passato. Mi auguro davvero che partire con il piede giusto possa giovare a tutti.

Essere fisioterapista di una società non significa solo curare e prevenire senza dar importanza a tutto il contorno. Una figura importante con cui confrontarsi spesso può essere il preparatore atletico, concordi?
La collaborazione con il preparatore atletico è un aspetto centrale per il fisioterapista, molte volte le competenze si incrociano e pertanto è fondamentale parlare la stessa lingua. Ho già avuto una prima conoscienza con Michele Marcante e dalla discussione che abbiamo avuto ho capito che possiamo lavorare molto bene ed in serenità senza rischiare di accavallarci oneri ed onori.

Grazie mille Nicola per il tempo concesso! Spero la tua e quella della società sia una stagione ricca di successi e soddisfazioni.
Grazie a te Andrea, ti ringrazio io a mia volta, e ti chiedo esplicitamente di pubblicare per iscritto i miei più sinceri complimenti per quello che giorno dopo giorno stai costruendo. Grazie Dotsports!


Andrea Benedetti Vallenari
Fonte: dotsportsabv.blogspot.it




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