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INTERVISTA. Fulvio Colini ed il sogno europeo di un Pescara stellare: “Abbiamo fatto una grande impresa; ora puntiamo alla finalissima”

 18/11/2015 Letto 926 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Nicola Ciatti
Società:    PESCARA





Il tecnico dei Campioni d’Italia analizza per noi il cammino della sua squadra nella Futsal Cup di quest’anno, dove finora il cammino degli abruzzesi è stato impeccabile: “Sarebbe un miracolo per noi arrivare fino in fondo contro corazzate come i russi o gli spagnoli, ma ci proveremo”

Dalla Redazione – Primo maggio 2011, una data che difficilmente verrà dimenticata nel futsal italiano. Quella data ce la ricordiamo tutti, e come non potremmo. Fu forse uno dei momenti di maggiore soddisfazione, quando il Montesilvano sbaragliò la concorrenza di formazioni ben più apprezzate e blasonate (almeno sulla carta) come Sporting Lisbona e Kairat Almaty. Cosa c’è come minimo comune denominatore tra l’impresa di quel Montesilvano e il super risultato ottenuto quest’anno dal Pescara Campione d’Italia in carica? Semplice, lui, Fulvio Colini. Passano gli anni, ma quando una squadra italiana sta al vertice europeo lui c’è sempre; se lo chiamano lo Special One del futsal un motivo ci sarà! Ha vinto tutto in questo sport, in Italia e in Europa, con le maglie delle principali società italiane. Adesso è lui il valore aggiunto di un Pescara che si è qualificata con ampio merito per l’atto conclusivo della Futsal Cup. E ora non vuole fermarsi. Con lui abbiamo realizzato questa lunga e approfondita intervista.

Fulvio Colini, innanzitutto complimenti. Il tuo Pescara ha raggiunto l'obiettivo della qualificazione alla Final Four di Futsal Cup. Per prima cosa, che sensazioni avete provato con la squadra e la società?
“Sono molto soddisfatto di come si è espressa la mia squadra, perché ha sempre valutato bene le necessità e si è adattata al meglio alla situazione; abbiamo avuto motivazioni superiori, e abbiamo superato in modo agevole tutti e tre i gironi. Inoltre abbiamo vinto sempre in modo perentorio come prestazioni. Vincere ci ha dato fiducia nei nostri mezzi, anche se sappiamo che non abbiamo ancora incontrato i top team. Ad aprile in che condizioni riusciremo ad arrivare alla Final Four e da lì cercheremo di giocarci al meglio le nostre carte”.

La vostra è stata finora una stagione ricca di impegni ravvicinati e i tuoi ragazzi hanno dovuto correre sempre senza mai fermarsi un attimo. Quali sono stati i meriti più grandi di tutto il gruppo?
“Ci siamo sempre adattati alle necessità e alle situazioni che ci si ponevano di fronte; le squadre italiane mediamente hanno giocato 8 partite, noi siamo circa a circa a quota 20, coi nazionali che sono arrivati a quota 24. Abbiamo superato tre gironi ad eliminazione diretta e abbiamo vinto una Supercoppa: abbiamo speso molte energie, ma le abbiamo spese bene. Vediamo se adesso troviamo regolarità in campionato, perché vogliamo classificarci tra le prime tre come ci ha chiesto la società. La classifica di adesso non la considero positiva, ma abbiamo una rosa ampia per gestire le fatiche e provare a risalire”. 

Avete fatto fatica a riadattarvi ad un metro di giudizio arbitrale differente rispetto a quello di quest'anno in campionato?
“Ovvio che abbiamo fatto fatica a riadattarci, perché purtroppo in Italia non giochiamo come in tutto il resto del mondo, è un dato di fatto. In tutte le altre nazioni ci sono 50 corpo a corpo a partita, quando giochiamo in campo internazionale dobbiamo essere svelti a riadattarci. Sono curioso di vedere come farà la nazionale con i suoi impegni a riadattarsi a questo modo di giocare. In due gironi di Futsal Cup non ho visto liti, falli o espulsioni particolari per gioco scorretto, ma solo intensità e gioco spettacolare. Un rammarico grande che mi resta è non aver visto durante l’Elite Round giocata in Italia rappresentanti della classe arbitrale e delle istituzioni sportive italiane”.

Che giudizio ti senti di dare sul valore delle avversarie che avete affrontato nell'Elite Round?
“Posso dirti che siamo fortunati nel sorteggio perché non abbiamo affrontato le vere favorite. Sia nel Main Round che nell’Elite Round c’erano squadre fisicamente all’altezza, ma non imbattibili; però le italiane in passato contro squadre di questo livello hanno fatto male. I nostri avversari hanno fatto vedere un futsal molto fisico e tatticamente in progresso, ci sarà molto livellamento in Europa. Ad esempio i macedoni mi hanno impressionato per la forza del gruppo e per una velocità incredibile”.

Quanto è stato importante giocarla davanti al proprio pubblico? Credi vi abbia aiutato in maniera importante?
“Ci siamo sentiti bene davanti al nostro pubblico, anche se non era preminente il vantaggio del fattore campo. La grande soddisfazione era quella di portare in Abruzzo una manifestazione di questo livello, in questo momento siamo la regione più importante di Italia per questa disciplina. Non c’è stato il tutto esaurito solo perché le prime due giornate sono cadute in giorni lavorativi: comunque superare le 1000 persone è stato un traguardo importate, peccato per un certo verso che la terza gara non sia stata decisiva, perché sono sicuro ci sarebbe stato lo stesso spettacolo della finale scudetto con un palazzetto stracolmo”.

Arrivati a questo punto su cosa dovrà fare affidamento secondo te la tua squadra per essere protagonista in Final Four?
“Il Pescara non farà affidamento sull’aiuto del campionato italiano, perché si tratta davvero di due mondi paralleli. Adesso però non è tempo di pensare alla Final Four, perché ci sarà tra 5 mesi. Proveremo a salire di livello tattico e fisico, correggendo alcune nevralgie del nostro campionato; affrontando russi, spagnoli e portoghesi dovremo adattarci alla svelta ad un futsal molto molto fisico e duro: ma per ora priorità al campionato e alle competizioni nazionali come Coppa Italia e Winter Cup”.

Tu hai una grande esperienza di questa competizione e pure di Final Four. Vedi analogie tra l'impresa del tuo Montesilvano di 5 anni fa e il tuo Pescara di quest'anno?
“Il girone di quest’anno è senza dubbio più forte di quello che affrontò il Montesilvano. L’altra volta mancavano i russi alla Final Four, ma solo perché li avevamo battuti nel turno precedente. In questo momento il Movistar Madrid e i russi dell’Urga sono superiori alla media europea, e sono due delle tre squadre più forti del mondo. Ci penseremo al momento, molto dipenderà dal sorteggio e da dove si giocherà la competizione. Il miracolo sarebbe arrivare ad una finalissima”!

E noi non possiamo che augurare a Colini e ai Campioni d’Italia di raggiungere questo obiettivo e portare ancora più in alto tutto il movimento del futsal italiano.

Nicola Ciatti
news@calcioa5live.com 




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