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INTERVISTA. Francesco Cipolla e il Napoli che non vuol mollare: “Abbiamo un’identità chiara; nessuno mollerà fino a quando non saremo salvi”

 08/01/2016 Letto 676 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Nicola Ciatti
Società:    LOLLO CAFFE NAPOLI





Chiacchierata con il tecnico della formazione partenopea, che dal momento del suo arrivo ha cambiato marcia e adesso crede fortemente nella permanenza nella categoria: “Punti di forza? La qualità dei singoli, la voglia di divertirsi e la cazzimma"

Dalla Redazione – Quando il suo nome è stato ufficializzato come nuovo allenatore del Napoli, abbiamo capito subito che la società partenopea non aveva la minima intenzione di mollare e di continuare a credere alla salvezza con ritrovate ambizioni ed entusiasmo. Francesco Cipolla è infatti uno dei giovani tecnici più promettenti nel panorama italiano del calcio a 5, e il suo sbarco a Napoli ha portato idee nuove ed un metodo di lavoro che finora sta portando risultati positivi. Assieme all’ex allenatore di San Vincenzo Cosenza e Atletico Belvedere abbiamo voluto fare il punto della situazione in casa partenopea alla vigilia dello scontro diretto con Corigliano.

Francesco Cipolla, partiamo da qui, siete reduci dal primo successo stagionale. Come valuti il momento della tua squadra?
"Siamo in un buon momento, stiamo lavorando bene. Prima del successo contro la Lazio, venivamo da 3 partite dove avevamo perso solo ad Asti, e di misura, dopo una buonissima prestazione contro una delle squadre più in forma del momento".

Che sensazioni state vivendo in società e nel gruppo? Come risponde l'ambiente a questo primo successo?
"Società e squadra hanno un atteggiamento impeccabile. Molti presidenti, dopo un girone di andata disastroso, avrebbero "smantellato" e pensato magari a programmare la stagione successiva; sarebbe stata la cosa più facile. Invece qui si respira l'atmosfera di una Società ambiziosa, organizzata e che vuole continuare a dire la sua in questo campionato. Stessa cosa i ragazzi: chiedere di andar via o mollare, poteva rappresentare una soluzione. Qui invece nessuno ha voglia di essere un "retrocesso" senza prima aver lasciato il sangue su ogni parquet d' Italia. Questo primo successo rappresenta, appunto, la voglia di continuare a lottare fino all' ultima giornata per mantenere una categoria che una piazza come Napoli deve sempre giocare”.

Sappiamo che avete affrontato la prima parte di stagione con diversi problemi di organico e di risultati. Com’era la situazione quando sei arrivato e come la trovi adesso?
"Il problema più evidente al mio arrivo, era quello di un'infermeria affollata. Insieme allo staff medico abbiamo stilato un programma di recupero personalizzato per ogni atleta, ed oggi, grazie al lavoro di tutti, possiamo contare su tutta la rosa a disposizione. Questo ci ha permesso man mano di allenarci sempre con un'intensità maggiore, cosa assolutamente fondamentale per poter essere competitivi".

Se dovessi descrivere quali sono le peculiarità di questo gruppo, quali citeresti come punti di forza?
“La qualità dei singoli, la voglia di divertirsi e la "cazzimma". E man mano che il tempo passa, stiamo diventando anche una squadra con un'identità ben precisa”.

Come potresti descrivere le emozioni della prima vittoria? Mi descrivi la gioia dei ragazzi?
“È stata una liberazione. Ma siamo tutti consapevoli di non aver ancora risolto un nel niente. Ci deve dare solo la consapevolezza di aver imboccato una strada che potrebbe portare a qualcosa di buono, ma senza farci dimenticare che se non continuiamo a lavorare come deve fare una squadra ultima in classifica, siamo destinati a sprofondare”.

Domani vi aspetta la partita con il Corigliano. Che insidie ti aspetti da questa sfida? Sarà particolare perché si tratta di uno scontro diretto?
“Corigliano è un'altra tappa del nostro percorso in salita, un altro gran premio della montagna. Una gara difficile, contro una squadra che sul proprio campo dà il meglio, trascinata da un pubblico caldo ed appassionato che spero accorra numeroso. Una partita da giocare a viso aperto, da provare a vincere”.

Quale sarà il vostro obiettivo?
“Il nostro obiettivo è quello di vincere la prossima partita. Ed è normale credere alla salvezza, altrimenti di cosa stiamo parlando”?!

Chi metti nel lotto delle pretendenti allo scudetto?
“In ordine Pescara, Asti, Real Rieti e Cogianco, con A&S che se arriva in semifinale, può essere la mina vagante”.

Nicola Ciatti
news@calcioa5live.com




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