Manca appena un passo, l’ultimo passo per trasformare un sogno in realtà. È rimasto un solo ostacolo, infatti, tra il Regalbuto e la Serie A: il Melilli. La storia si scriverà al PalaCatania, in un derby tutto siciliano che promette grande spettacolo.

Prima di concentrarsi sull’atto conclusivo, Pierluigi Fichera rivive l’ultimo capolavoro della sua squadra, il successo per 3-2 contro il Mantova: “Ho visto un grandissimo Regalbuto - la premessa del patron -. Forse sono un po’ di parte, ma, a mio avviso, abbiamo dominato la gara. Il risultato è poco sincero, figlio della prestazione straordinaria del loro portiere, Ricordi”. Nulla, però, ha potuto fermare la voglia infinita dei ragazzi di Reali: “Il Mantova ha tanti giocatori blasonati, ma la nostra preparazione atletica ha fatto la differenza. Dal punto di vista fisico, siamo molto più avanti degli altri. Non dimentichiamoci che venivamo da due gare vinte ai supplementari, entrambe in trasferta”, spiega il numero uno del club, che poi rende merito anche allo splendido pubblico del Pala Giovanni Paolo II. “I nostri tifosi rappresentano il sesto uomo in campo. Sono davvero calorosi e sanno come spingere la squadra”.

Dal Mantova al Melilli, per chiudere in bellezza la stagione: “La partita dell’anno”, ammette senza giri di parole il massimo dirigente. “Ci rincorriamo dalla C1: è sempre stata una grande gara, col tempo si è creata una rivalità molto accesa”. Una sfida molto sentita, tutta da vivere: “Impossibile fare pronostici. Loro sono una formazione di livello, ma noi abbiamo dimostrato di essere all’altezza di tutti. Mi dispiace che abbiano perso contro il Pistoia, sarebbe stato bello vedere salire entrambe e avere tre squadre siciliane in A il prossimo anno”.

Serve un ultimo sforzo per scrivere la storia e portare Regalbuto in paradiso: “Manca un passettino ormai, ci proviamo. Giocheremo come sempre, dando il massimo”, assicura Fichera, che poi conclude con una sottolineatura. “Questa resterà una grande stagione a prescindere. È giusto fare i complimenti allo staff e ai ragazzi fin da adesso”. Comunque vada, sarà un successo, ma una favola del genere merita senz’altro il lieto fine.


Antonio Iozzo

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